sabato 19 giugno 2021

VOLTERRA Nove secoli di arte e di fede nella cattedrale

Permanentemente transitori eppur parte di una eternità per un percorso in cui stiam costruendo storie che, di volta in volta diventan civiltà, noi creature ad ascoltar le linee che giocan a costruir forme e volumi, pieni e vuoti per riscoprire l’“anima” quello che di più intimo c’è dentro e intorno a noi in una avventura reale incredibilmente ricca di sorprese dai secoli passati fino al nostro, ovvero: Anima di VOLTERRA.
L’antico ospedale, oggi centro espositivo Santa Maria Maddalena, ospita la mostra (la prima di una serie di mostre temporanee): ”Nove secoli di arte e di fede nella cattedrale di Volterra” che inaugura un nuovo percorso: Anima di Volterra progetto di valorizzazione di tutto ciò che pulsa nei secoli dei secoli per amore fede e dedizione, quella parte immortale che travalica i limiti per attestarsi dove spazio e tempo all’infinito coincidono! Nove secoli di arte e di fede nella cattedrale di Volterra per celebrare i 900 anni della dedicazione della basilica cattedrale di santa Maria Assunta per un percorso nel tempo: dal XII secolo al XXI secolo attraverso documenti e manufatti, itinerario che si snoda intorno alla testa reliquario in argento di San Vittore, donata nel 1120 da papa Callisto II al vescovo di Volterra Rogerio, presenta il manoscritto, conosciuto come il calendario di Sant’Ugo redatto nel 1161 e contenete la descrizione di come all’epoca si svolgevano le celebrazioni liturgiche nella cattedrale e nella piazza antistante, (primo documento in cui si trova ricordato l’ Ospedale di Santa Maria oggi centro espositivo della Fondazione Cassa di risparmio di Volterra e sede della mostra); la pergamena del 1228 in cui si fa riferimento alla realizzazione de Crocifisso della cattedrale; una croce astile riccamente incisa, un grande piatto elemosiniere; un lacerto d’ affresco superstite dell’antica decorazione parietale della cattedrale; uno dei preziosi antifonari miniati e realizzato nei primi del xv scolo per il cardinale Francesco Soderini; una coperta per messale in velluto con borchie in argento del Vescovo Carlo Filippo Sfrondrati; un cratere in ceramica dipinta; una palmatoria porta candela; un calice; una lampada votiva in argento; un Cristo alla colonna in alabastro del XIX secolo fino ai pezzi di arte contemporanea: il pastorale dei Santi e le formelle servite da modella per il nuovo altare della cattedrale. Itinerario corredato da didascalie mirate a spiegarne storia e utilizzo nel contesto delle celebrazioni liturgiche e da un video che ripercorre fasi di realizzazione della opere esposte e del restauro. Volterra città che ha dato i natali al primo successore dell’ apostolo Pietro San Lino e che trova nella pazza San Giovanni il fulcro ancor oggi della vita religiosa con il battistero a forma ottagonale dove ancor oggi vengono battezzati i bambini che nascono nella città di Volterra e…. all’ interno della cattedrale il “paradiso di Volterra” mirabile soffitto a cassettoni commissionato dal vescovo di Volterra Guido Serguidi opera dell’architetto Francesco Capriani realizzato a partire dal 1580; su sfondo celeste si trovan: croci, rombi, ottagoni, rosoni in oro allusivi alla gioia della resurrezione; al centro della navata in un fregio ovale vola la colomba simbolo dello Spirito Santo e, a proporzionata distanza, sono rappresentati i busti dei santi volterranei: Clemente, Attinia e Greciniana, Giusto e Ugo in abiti vescovili e Lino con la tiara pontificia; al centro del transetto, proprio sopra l’ altare è la Vergine Assunta in Cielo titolare della cattedrale, sul lato destro il busto di Sant’Ottaviano con lunga barba e dall’altro il busto di San Vittore con abito da soldato. Tra importanti capolavori “La deposizione dalla Croce” gruppo scultoreo in legno policromo e dorato l’opera più antica, o l’ altare, al centro del presbiterio, realizzato in acciaio corten e alabastro l’opera più recente consacrato il 22 settembre 2019 dal vescovo Alberto Silvani in occasione dell’apertura dell’anno giubilare per i 900 anni della dedicazione della cattedrale: la decorazione gioca su forme geometriche degli intarsi della lunetta del portale d’ingresso che si legano, in un alternarsi di pieni e di vuoti, a formelle quadrate, in cui sono ospitati sculture ad alto rilievo raffiguranti i santi protettori della città e della diocesi di Volterra Alcuni dei quali presenti anche nel: ”Paradiso di Volterra” Nascita battesimo, morte, resurrezione in un percorso che dagli occhi porta all’anima con lo sguardo verso quel soffitto dove si apron le certezze del credente. L’accoglienza dei visitatori è all’ingresso dell’Ospedale di Santa Maria punto di partenza dell’itinerario di visita; presso il desk di accoglienza potrà essere ritirato il biglietto unico, con audioguida inclusa, per la visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, al Battistero e all’Antico Ospedale Centro Espositivo Santa Maria Maddalena. I visitatori, inoltre, avranno a disposizione materiali informativi e di supporto alla visita redatti in varie lingue tra cui una nuova guida ufficiale. La mostra, con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Volterra, è stata curata da Umberto Bavoni (già direttore del Museo Diocesano di Arte Sacra), da Alessandro Furiesi (responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Volterra) e da Amedeo Mercurio (funzionario della Soprintendenza di Pisa), in collaborazione con Massimo Carlesi e Lilia Silvi (componenti della Commissione Centro Espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra) e con l’organizzazione di Opera Laboratori. www.animadivolterra.it Carmelina Rotundo

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