A CERVETERI
Non lo conoscevo,ma il suo nome cominciò ben presto ad essermi noto.
Ancora non c’é ; aspettiamo,proviamo a telefonare e finalmente è arrivata,Jole è arrivata ,si parte
Il pullman è come un salotto all’ora del the dove si chiacchiera , si scherza, si ride, si fanno nuove
amicizie ¸con Jole ;che intanto si è seduta proprio accanto a me., troviamo subito argomenti su cui
parlare.
Pino,uno degli organizzatori , si dimostra instancabile : ha una contagiosa simpatia che gli strizza
fuori dal nero baschetto e dai piccoli baffetti anch’essi neri e poi c’è la singola Cetti dalla lunghissi-
ma treccia e Flavio,Maria,,Riccardo,Lucia, Siro, Carlo.
La campagna che si segue è tutto ciò che di più bello e prorompente la natura possa offrire di Giugno..
Alti campi di grano, al sole dove spiccano splendidi, a mazzi sempre più fitti,i papavero rosso fuoco, .
Cespugli fitti,uno dopo l’altro, di gialle ginestre che sembrano protendersi verso di noi ; verdi di tutte
le tonalità : chiaro .scuro.
E poi le risaie : l’ acqua in grandi rettangoli , da cui s’ergono vive piccole e fitte piantine verdi..
Anche il sole che ci accompagna spruzza i suoi raggi qua e là
Nel pullman intanto trasmettono una fatidica musicassetta di canzoni di Lucio Battisti e Julio Iglesias.;
belle canzoni,sì, ma qualcuno protesta che sono sempre le stesse .
Fuori, passano campi di piccole margherite gialle, di splendidi fiori viola chiari,
Vicino alla necropoli etrusca scendiamo e ci inoltriamo in un mondo che sa di molto lontano..
I sentieri polverosi a destra e sinistra, le tombe ricoperte di verde ; un bocciolo di rosa mette una firma
di diverso colore fra marroni verdi e polvere per i sentieri,
Il mistero etrusco alita ancora per l’aria in quelle tombe, per quelle strade un tempo solcate da carri trai-
nati da buoi.
Al ristorante, tagliatelle caserecce , ragù, arrosto e gelato.
La discussione tra Flavio e Carlo molti animata.
Assaggiamo questi vino, E’ buono ; ma che dire del Chianti e del Barbera ?
Certo che ,quando andai alle Cinque Terre, me le ricordo ancora le cantinette della mescita del vino
e pensare che ora al mattino devo prendermi due litri d’acqua minerale, cambio sempre marca,ma ormai ..
L’annata del vino ; farlo invecchiare troppo non é bene ; anche il vino ha una sua parabola discendente ;
dopo un po’ d’anni perde il sapore di terra,di aromi.
Sul pullman ci stanno aspettando per ripartire per Pirgi , l’antico porto di Cerveteri. un’oasi di paradiso,
il mare bellissimo, la sabbia scura, le onde che vanno e vengono.sul bagnasciuga e poi,laggiù, uno sprone
di terra e l’oasi dei resti di un paese che sa tanto di quelle baite dove so rifugiavano i corsari.
Un’alta torre e giù in fondo alle scale piccoli archi che danno sul mare, canne rotte, un ponticello,una macina,
piante coloratissime di gerani ed il selciato grigio ed infuocato,
Al bar c’ è l’erbetta , le bianche sedie dei giardini,,i tavoli , gli ombrelloni,
La tintarella , che qualcuno ha già preso, invidiabile,
Lasciamo la terra di Pirgi con un pizzico di nostalgia per la tintarella dei turisti e per il mare.
Avrei tanto voluto passare due giorni,,uno con il mare in burrasca e uno con le onde tranquille.
La falce di luna ci accompagna al ritorno in un paesaggio che ormai sta prendendo i toni sempre
più scuri delle notti estive.
Nel pullman trasmettono la partita Italia-Inghilterra .
Goal, Goal ! abbiamo segnato !
Sarà il goal della vittoria . A Firenze le bandiere e gli strombetti dei tifosi entusiasti ci danno il
benvenuto .
Anche la giornata di oggi con l’Archeoclub è stata un goal !
Arrivederci al prossimo mistero di terra d’etruschi.
15 Giugno 1980 .
..
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