Concezione di VANNA BONTA
I neandertaliani,
avranno osservato in su?
In un ominide ancestrale
un micro-attimo incendiario
dal fuoco di stelle
accese la meraviglia.
Una seconda concezione:
quando i cielo
sondò una mente.
Penetrata dalla possibilità,
l'embrione cominciò
a formare le ali
d’immaginazione
e di meraviglia.
Alla crisalide
che scheggiava gli attrezzi di pietra,
il limite diventò soltanto un bordo.
Quel attimo sposò il futuro.
Incinta con la sapienza,
l'umanità nacque la gemella di domani
dando alla luce la prole
chi si precipitò verso lo l’ignoto;
chi seppe di poter volare
e lo fece;
chi ha nominato: la Luna, ed il Marte
e le Stelle,
lasciti incrementali
lasciando in eredità l'impossibile:
Numeri evolsero a Matematica,
decollo al motoro a ioni,
vetro agli specchi.
Le silhouettes
tele-scoppiate … girandole galassie,
globi vaghi… messe a fuoco …topografie,
uno scintillio… agli oceani di luminosità
scintillando d’eternità
catalizzando sempre di più il sondaggio
che ha generato
piedi umani da arrivare alla luna,
ed occhi che videro a distanza,
trasmettendo immagini, gameti
alle masse fertili che, stupite,
ricevettero trasfusioni del rosso marziano,
ormai circolando nelle loro vene.
Sono collegate
La fornace delle stelle e quella di volontà;
entrambi strumenti dei discendenti,
corpi che sbocciano cupole
dello zero-g,
fioriscono stazioni di spazio
con vista
echeggianti
il bacio del futuro
che si dimostra ancor più bello
della sua promessa.
Lo spazio è il nostro dovere.
un pellegrinaggio
di bambini
dirigendosi alla luce
da cui provengono.
Vanna Bonta
© 2003
Traduzione di Vanna Bonta, 2008
CONCEPTION
Did Neanderthals look up?
In one early hominid
an incendiary micromoment
of star fire
ignited wonder.
A second conception:
when heavens thrust into a mind.
Pierced by possibility,
the embryo began forming wings
of imagination and wonder.
To the chrysalis chipping stone tools,
limit became merely
an edge.
That moment wed future.
Gravid with sapience,
humanity was born
the twin of Tomorrow
birthing offspring
who charged the unknown;
who knew they could fly
and did;
who named the moon and Mars
and stars,
bequeathing us the impossible
in increments.
Numbers to math,
lift to ion engines,
glass to mirrors.
Silhouettes magnified …to pinwheels,
blurred orbs … to topographies,
a twinkle … to luminary oceans
sparking into forever!
bursting further the fathoming
that engendered
human feet to arrive to the moon,
and eyes to remotely rove,
beaming gametic vision to
gaping awe of fertile masses,
now circulating Martian red
in their veins.
Related,
the furnace of stars and wills,
the progeny instruments, vessels,
blossoming zero-g domes,
space stations
and vistas
that echo:
the future’s kiss
proves even more beautiful
than its promise.
Space is our duty.
a pilgrimage
of children
homing to the light
that spawned us.
Vanna Bonta
© 2003 Vanna Bonta
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