mercoledì 9 giugno 2010

FIRENZE? LA CULTURA?

Firenze?
La Cultura?
Perchè in moto perpetuo noi esseri umani ci muoviamo per "fruire" di opere d'arte?
Per amore, per passione, per curiosità, per....?

Valore- etico- economico- culturale -sociale-progresso- civiltà non son forse anelli di una catena ininterrotta, quanto indissolubile?

Ruoli, interpretazioni sul palcoscenico della vita di noi visitatori- pellegrini
Abbiamo bisogno, abbiamo il dovere che la cultura
SIA, VIVA TRA LA GENTE, CON LA GENTE?

Tempi, ritmi, toni, tonalità, di voci, diversità differenze
Come li vorresti che si modulassero durante una conferenza?

Quale peso ha l'accessibilità,le facilitazioni per arrivare a "fruire dell' opera d'arte o ascoltare-partecipare ad un convegno una presentazione: servizi...?

Desidero cosi'presentarmi a voi tutti lettori, collaboratori e
innestare un dialogo invitandovi a parteciparvi scrivendo a
.... nell'attesa vi do' notizia di alcune perle, sempre facendovi delle domande:

..ma chi l'ha detto che Firenze non è una città della scienza?

Coinvolgente, bellissimo esteticamente, interessante scientificamente, piacevolissimo da vedere,
il museo GALILEO GALILEI
mette tutti d' accordo rivolgendosi con competenza ai piccoli, come ai grandi, ai cultori della scienza, come ai letterati, a chi vuole volare in superficie a chi volesse approfondire conoscenze scientifiche, ripercorrere scoperte che hanno cambiato il volto all' umanità,
esponendo nelle sue 18 sale oltre 1300 pezzi riordinati in 60 vetrine opere del laboratorio museotecnico Goppion, anche esse veri gioelli di tecnologia leggerissime e perfettamente incastonate nell' architettura del nuovo fantastico museo contenitori che metton a nudo nella loro bellezza e nelle loro funzioni i vari oggetti.
Al primo piano la collezione Medici
Cosimo I il granduca la iniziava a palzzo Vecchio con
la sala delle carte geografiche
agli Uffizi stanzina delle matematiche
a palazzo Pitti museo di fisica e storia naturale la Specola
al secondo piano l'altrettanto prestigiosa collezione lorenese.
Dal 1930 con regio decreto vittorio Emanuele III istituisce::
il museo di storia della scienza che dal giugno 2010,
grazie anche al suo mitico attuale direttore Paolo Galluzzi prende il nome di GALILEO GALILEI.
Un percorso di restauro durato 2 anni che, oltre alla ristrutturazine di ambienti del palazzo Castellani costruito alla fine dell' XI sec ha visto il restauro di pezzi quali:
la sfera Armillare lignea Antonio Santucci; globi celesti e terrestri di Vincenzo Coronellio; il globo terrestre di Mario Cartaro e
interventi conservativi come per l'orologio leonardesco, strumenti dell' Accademia del Cimento, del banco chimico di Petro Leopoldo di Lorena, planisfero di lopo homen,
orologio solare di Stefano Buonsignori. MUESO, ma non solo esso è centro di documentazione-ricerca, laboratorio multimediale, luogo dove vengon ideate e realizzate mostre sempre all' altezza sede di una biblioteca straordinaria .
Trovano posto al museo i resti: due dita e un dente dello scienziato ritrovati da Alberto e Candida Bruschi che li hanno acquistati dalla Casa D'ASTE PANDOLFINI UN RITROVAMENTO,afferma il PROFESSOR Galluzzi che pone fine ad una vicenda iniziata il 12 marzo 1737, quando fu possibile trasferire le spoglie di Galileo( morto l'8 gennaio 1642) e del suo discepolo Vincenzo Viviani dal deposito clandestino al sepolcro monumentale di Santa Croce.
Opera Laboratoi Fiorentini che ha collaborato all' allestimento insieme al laboratorio museo tecnico Goppion è stata affidata nell' ambito raggruppamento Temporaneo d'imprese con capofila Giunti la gestione dei cosiddetti servizi agiuntivi: biblietteria, accoglienza, bookshop

www.museogalileo.it
nuovo anche il sito strutturato in tre sezioni
VISITA
ESPLORA
PARTECIPA
e CERCA sessione trasversale alle tre.
Per la parte didattica lascerei la parola a Stefano Lecci che dall' anno interpreta GALILEO tramandando con amore e dedizione l'operato di un genio dell' umanità il grande GALILEO


Che io mi sia"innamorata" di Galileo non è piu' un segreto mi è successo a Firenze in qUesta città che amo e odio, odio e amo passando per via Sant'Antonino antica via dell' Amore alzando lo sguardo scoprendo quel palazzo fulgido esempio di dedizione e di amore di un discepolo al suo Maestro.
Vincenzo vivaini l'aveva voluto facendovi opporre due lapidi con incise le gesta del re Sole e quelle di Galileo
AMORE e DEDIZIONE del discepolo VIviani che oggi mi sembravan cosi' ben riposte nel professor Galuzzi....la G campeggia disegnata a curve e tratti e piccola l'accompagna la m
ONORE a GALILEO l'uomo coraggioso ardimentoso che ha aperto all' umanità nuovi orizzonti tanto ci ha donato che ancoroggi guardando la luna ci ritorna in mente lui il suo cannocchiale le scoprte...il cielo signori miei osservato scoperto e riscoperto..viggi spaziali il primo piede umano sulla luna....
la CULTURA MOTORE DI CIVILTA'?
CHI SIAMO NOI PER DEDIDERE DI TAGLIARE I FINANZIAMENTI?
ABBIAMO IL DIRITTO DI TARPARE LE ALI AL FUTURO AI GIOVANI A CHI SARA' AL NOSTRO POSTO SU QUESTO GLOBO TERRESTRE SEMPRE PIU' PICCOLO DOVE TUTTO CI è VICINO GLOBALE E DOVE NELLO STESSO TEMPO E' NECESSARIA LA NOSTRA IDENTITa?

FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI MA A SEGUIR VITUDE E CANOSCENZA ?
pONIAMOCI DOMANDE ED INSIEME LEALMENTE CERCHIAMO LE SOLUZIONI CAPACI DI FARE COSE MERAVIGLIOSE CAPACI DI FARE COSE TERIBILI ..OGGI PIU' CHE MAI NELL'UNITà LA NOSTRA FORZA LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA w GALILEO
Carmelina

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