Ho fatto il mestiere più bello del mondo:
l' insegnate
ogni volta che sono entrata in una stanza trovavo occhi puri (gli alunni e le alunne avevano da 6 a 11 anni ) dove l' innocenza irradiava fiducia come i raggi del sole nelle fredde giornate dell' inverno :
mi era dato di vivere le ore di ogni gionata dentro quell' immensità di semplicità e, nei mie dieci anni all' università, negli occhi degli adolescenti la speranza di farcela a colorare la realtà sempre e comunque,
a scalare le vette più ardue è allora che il mio dolore per Cesare si amplia nell' universo
INCAPACE DI COMPRENDERE COME UN INNOCENTE POSSA ESSERE COLPITO senza pietà da un potere che oramai,da alti scanni, nulla vede e nulla sente pietrificato lo sguardo nel nulla torvo e cieco colpiscono sempre più ferocemente nella sicurezza di rimanere impuniti chi non può difendersi ;
in ogni epoca il debole ha dovuto subire angherie: i primi cristiani gettati nella fossa dei leoni, i diversi destinati ai campi di contentramento ... chi è caduto nelle dipendenze visto come un affare una cavia
quando il cuore non vuol sentire
IL SORRISO SINCERO
IL SORRISO È TERSO DA OGNI INGANNO.
LE LABBRA SUSSURANNO AI
CUORI PURI UN' ODE D' AMORE
PER LA VITA.
L' ORDINE DI VIVERE DISTACCATO
DALL' EFFIMERO CHE SOLO
I VOLUTI DA DIO POSSEGGONO
A CESARE
ALESSANDRO 5 gennaio 2019
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