A Livorno si punta molto su una
ripresa anche turistica da questa mostra
al Museo della Città :
“Modigliani e l’avventura di
Montparnasse”.
A Livorno Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i due soprannomi di Modì ( dalle prime lettere del suo cognome e
perché la pronuncia somiglia alla parola
francese maudit, cioè maledetto) e Dedo (soprannominato cosi dalla sua famiglia) inizia a formarsi studiando i Macchiaioli, trasferitosi
nel 1903 a Venezia per studiare all’Accademia di Belle Arti conosce da vicino l’Impressionismo francese per decidere di trasferirsi a Parigi nel 1906 stabilendosi a Montmartre dove viene a contatto con :
Picasso, Toulouse-Lautrec, Renoir, Cézanne e Soutine. Per ospitare i capolavori, appartenuti a Jonas
Netter e Paul Alexandre, due importanti collezionisti che hanno accompagnato
Modi’ nel suo percorso di vita il museo
della città di Livorno, in piazza
nella piazza del Luogo Pio, (luogo- simbolo nel cuore della
'Venezia', l'antico quartiere solcato dai 'Fossi', i canali medicei navigabili
utilizzati per secoli per i fiorenti commerci della città e teatro della
clamorosa burla delle false sculture di Modi’), si rinnova
negli spazi per un percorso colorato
che vede le pareti dipinte
di giallo, di arancio
e, per Modigliani di celeste
chiaro . Curata da Marc Restellini e coordinata da Sergio Risaliti l’evento apre le celebrazioni del centenario della
morte del pittore livornese del quale sono presenti in mostra14 dipinti e 12
disegni: tra i ritratti : quelli dell’amata
Jeanne Hebuterne, la donna della
sua vita anche lei pittrice e modella,
soprannominata “noix de coco” per la
bellezza del suo viso e i lunghi capelli castani… uno dei pochi ritratti dove il
soggetto è rappresentato a figura intera quello di
‘Fillette en Bleu’, (olio su tela 116 x73 cm realizzato nel 1918)
divenuta icona della mostra. I ritratti di
Modigliani sono inconfondibili per i colli
lunghi, il modo di rappresentare gli
sguardi: spesso gli occhi sono allungati, bui o completamente senza pupille in
un esercizio continuo di catturare l’
intimità dell’ altro riuscendo a realizzare ritratti in cui specchiarsi e, perché no ritrovarsi . Un centinaio
il numero degli altri capolavori in mostra creati da artisti della grande École de Paris:
da Soutine a Utrillo, da Kisling a Valadon, alla stessa Jeanne Hèbuterne, pittrice e compagna
di Dedo …. A proposito del rinnovamento degli spazi espositivi il sindaco
Luca Salvetti afferma "Sarà come un
abito elegante da sfoggiare nelle situazioni più belle", una occasione da non perdere questo evento mostra, perché per la maggior parte le opere di Modigliani si
trovano in collezioni private, organizzata
dal Comune di Livorno insieme all'Istituto Restellini di Parigi istituto che gestisce la collezione di opere 'Jonas Netter
Collection', una delle collezioni di Modigliani più prestigiose, poiché
costituita dal primo collezionista e primo sostenitore del pittore, Jonas Netter e annovera opere importantissime dei numerosi artisti
attivi a Parigi all'inizio del XX secolo.
Per gli appassionati del pittore livornese opere di Modigliani, si trovano suddivise in alcuni dei più importanti musei del mondo tra cui: il Museo dell’Orangerie a Parigi, la Pinacotega di Brera a Milano, a New York e Washington.
Per gli appassionati del pittore livornese opere di Modigliani, si trovano suddivise in alcuni dei più importanti musei del mondo tra cui: il Museo dell’Orangerie a Parigi, la Pinacotega di Brera a Milano, a New York e Washington.
E’ celeste chiaro il cielo in piazza del luogo
Pio a Livorno all’ uscita dal museo della città nella giornata inaugurale (6
novembre ); celeste dello stesso tono degli occhi quella
fanciulla in blu ritratta
da Modigliani , celeste tra l’ innocenza dell’ ispirazione e la disperazione? Celeste?! A voi visitatori le risposte fino al 16 febbraio 2020
Carmelina Rotundo.
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