Fino al primo Marzo 2020 a Firenze, in quella che si è meritata
di essere denominata Cattedrale
dell'Immagine in piazza di Santo Stefano: ” Inside Magritte” una esperienza sensoriale-emozionale fantastica
assolutamente da non perdere nata
con il supporto e la consulenza scientifica della Fondation Magritte di
Bruxelles ideata e firmata da Crossmedia
Group – Hepco, con la regia di The Fake Factory.
René Magritte “il primo merito di un dipinto è suscitare un
dubbio”.
Proezioni “dipingono” le architetture barocche dell’ex-chiesa di Santo
Stefano al Ponte accompagnate da una
grande musica ed entrare nella Sala
degli Specchi, vivere l’esperienza di realtà 3D con gli Oculus VR,
sviluppata in esclusiva dal team di Crossmedia Group guidato dall’artista 3D
Chunhui Luo, aggiunge fascino alla visita. In- per Itinerari d’ immagini di
note a scoprir la vita, (Lessines, 21 novembre 1898 –
Bruxelles, 15 agosto 1967), gli
studi (Nel 1916 René Magritte
si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bruxelles e nel 1922 sposa
Georgette Berger, conosciuta nove anni prima) gli incontri, l’ operar
del grande maestro surrealista René Magritte il quale lavora anche come grafico, disegnando copertine di album
musicali, manifesti pubblicitari e tappezzerie,
esperienze che si ritrovano nella
nitidezza del segno e nel tratto del pennello che usa il colore in campiture
cromatiche nette decise che mettono in luce una filosofia pittorica
che parte dal presupposto che tutto è
banale e che niente e banale perché ogni
cosa ed ogni essere umano è inserito nel
fluire del mistero del vivere per accorgersi che la realtà è fantasia e che la fantasia è
realtà senza capire dove sta il limite!
La mostra a Firenze presenta sul manifesto l’ opera: ” Il figlio dell’uomo, un olio su tela,
(116×89 cm in collezione privata) opera che René, realizzava nel 1964: un pomo verde sta
davanti al volto dell’ uomo, una assenza presenza ? Un invito a vedere oltre
? Ogni opera del Maestro belga instaura un dialogo stimolando il visitatore quasi materialmente, in questo quadro a voler spostare quella mela per scoprire
la fisionomia ? O forse non c’ è da tentare: è l’ uomo rappresentato che si vuol
nascondere? Di fronte ai quadri
proiettati si aprono diverse strade e l’ interazione è tanto continua quanto affascinate –intrigante
! In Les Amants ( del 1928, olio su tela, 54×73 cm, al MoMA, New York ) la testa dell’ uomo e della
donna è avvolta in un lenzuolo , la
cosa singolare che i personaggi non
perdono di espressività; un avvolgere
che forse, inconsciamente trae origine da una realtà; la madre
è ritrovata annegata con la testa
avvolta dalla camicia da notte, ma… nell’ arte Magritte la trasforma in speranza in un bacio mai dato sempre
desiderato ? …. e andando oltre "Egli
(Giuseppe d'Arimatea) allora, comprato un lenzuolo (sindòn), calò (Gesù) giù
dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo (sindòn), lo depose in un sepolcro
scavato nella roccia -da Marco l’ evangelista ." Tra le tele, da tutti riconosciute Golconda un
dipinto di René Magritte, eseguito nel 1953 e conservato nella Menil Collection
di Houston. Il nome dell'opera, suggeritagli da Louis Scutenaire, fa riferimento
all'omonima città indiana Golconda ricco di enormi giacimenti di diamanti, (
luogo sinonimo di incredibile ricchezza
presso gli europei, poi ridotto in una
condizione di totale abbandono). La tela.
forse la sua più famosa: La realtà non è mai come la si vede: la verità è
soprattutto immaginazione.” (René Magritte), dove l’
artista belga su uno sfondo azzurro raffigura
degli uomini di nero vestiti : cravatta nera, scarpe nere, umbrellas
and bowler hats ( vedere proiettata
questa opera mi ha riportato alle frasi
idiomatiche a “It’s raining cats and dogs”) quegli uomini però sono diversi nei
volti e nella direzione del loro sguardo nelle dimensioni in base alla loro distanza dall'osservatore,
quelli sullo stesso piano sono perfettamente equidistanti e il bello è che non si sa se stiano cadendo
dal cielo o salendo? Nella parte bassa è possibile vedere delle tipiche
case del Belgio . Anche qui mi sono chiesta insieme,
insieme solo apparentemente, ma non comunicanti, diversi e unici ed irrepetibili e identici
nel vestirsi nel vivere in una società che ci vorrebbe, allora come oggi, conformati ad un pensiero unico globalizzante
…. e la luna ? Persin la luna diventa
protagonista: la falce di luna
appoggiata su un albero o
addirittura tre lune sui tre personaggi,
personaggi vestiti bene che portano l’
intramontabile bombetta nera.. eleganti e distaccati ? Coinvolti con la voglia di divertire e divertirsi con la voglia in ogni tela di essere “presente” per instaurare il dialogo
al di là del tempo e dello spazio per meravigliare e meravigliarci ogni volta
come la prima volta sul mistero della
vita all’ eterna ricerca… mi piace
terminare con La recherche de l’absolu
(1948, gouache su carta, cm 45×35): titolo che allude al romanzo omonimo pubblicato nel 1834
da Honoré de Balzac , si’ perché in ogni titolo Magritte riassume un percorso interiore di ispirazione
, ma anche il suo dialogo con gli amici con i quali
condivide la sua arte, un dialogo giammai interrotto se ancor oggi io visitatore mi
interrogo, mi meraviglio, penso e… dato che siamo all’ inizio del nuovo anno
vorrei aggiunger positività a questo 2020! Magritte spiegava nell'articolo Les mots et
les images ("Le parole e le immagini"), pubblicato nel dicembre 1929
sul numero 12 della rivista La révolution surréaliste, che «un oggetto non
possiede il suo nome al punto che non si possa trovargliene un altro che gli si
adatti meglio» e, passando dal nome a
certe situazioni una situazione non è
tale al punto di rimanere tale , ma ….
Carmelina Rotundo Auro
Orari: tutti i giorni 10-19.30. La biglietteria chiude
un’ora prima (ultimo ingresso 18.30) Curatori: Julie Waseige Costo del
biglietto: tutti i giorni € 13, studenti, over 65 e disabili € 10, gruppi € 9,
dai 5 ai 18 anni € 8, scuole € 6 Telefono per informazioni: +39 055 217418 Sito
ufficiale: http://www.insidemagrit
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