Collana creata da MAURO MARRI
Braccialetto creazione ZUMMY
LA MIA VITA e la CULTURA?
Storie di un intreccio ancora non risolto! Carmelina Rotundo Auro il primo luglio 2021 è, grazie a I PESCI COMBATTENTI, protagonista su RAI TRE del programma LE RAGAZZE occasione eccellente che ha portato il gruppo fondato da Carmelina, INNAMORATI della VITA (nome ispirato dalle vicende della vita di Cesare fratello di Carmelina e che, spostando l’accento si può leggere come aggettivo e come invito ad innamorarsi della vita ) a realizzare una mostra nel prestigioso locale GELATARIUM di Tiziana e Riccardo posizionato nella via Cavour di fronte a Palazzo MEDICI RICCARDI a Firenze. MOSTRA EVENTO che ha caratterizzato l’estate fiorentina e che ha visto la pubblicazione anche di un e book : “Cosi è Carmelina” presentata in un avvincente e colorato percorso di immagini e parole come persona - artista –giornalista-docente –“ Amo le lingue, insegnare, ( ho insegnato 41 anni alla Scuola Elementare e 10 anni come Tutor facoltà Scienze della Formazione Primaria Università degli studi di Firenze), professione che mi piace definire il MESTIERE più BELLO del MONDO dando e ricevendo: amore, coraggio, fiducia, incoscienza
( quell’ incoscienza che ha visto Cristoforo Colombo superare i limiti dello stretto dei Dardanelli… Galileo puntare il cannocchiale al cielo!) Amo i viaggi, l’apertura al dialogo in vista sempre della valorizzazione dell’ individuo! La filosofia della ma vita? La racchiudo in due frasi coniate a distanza di 10 anni una dall’ altra: “Non abbiamo altre strade che quelle dell’ amore, noi capaci di attraversa tempeste per costruir
arcobaleni !!!”
Ho un blog e un sito web le mie pubblicazioni si trovano in biblioteche sul territorio nazionale: Gabinetto scientifico-letterario G. P. Vieusseux, bibliotecanovaIsolotto ( dove sono depositati diari inediti ) articoli – volumi- Biblioteca Marucellina dove due anni fa giungono altri 2 libri grazie al fondo Franco MANESCALCHI , una collezione di disegni di autori che si ispirano a mie poesie è alla Boston University, special Collection Mugar memorial Library 771 Commonwealth Avenue Boston Massachussetts 02215 617/353.3696 nella Italo and Luciana Damiani Serantoni Collection.
NON HO LA BACCHETTA MAGICA!
Con riconoscenza per ciò che rende
gli uomini capaci di realizzare
l’impossibile (dedica da ENDURANCE.)
NON HO LA BACCHETTA MAGICA,
MA….
Non ho la bacchetta magica,
ma
ho compreso che le guerre
sono completamente inutili se non terribilmente-irreversibilmente nocive!
Non ho la bacchetta magica,
ma
ho due braccia non atte a usar le armi nella mia giovane età,
ma
atte a soccorrere, sollevare, accarezzare!
Non ho la bacchetta magica ,
ma
ho compreso che coltivar- lavorar-vendere la droga è
da folli, da veri folli!
Non ho la bacchetta magica ,
per fermare il corona virus,
ma
ho la voce per parlare, dialogare,
pregare e, nella preghiera, ringraziare
l'Altissimo per il dono della vita, meravigliosa
per ogni atomo di vita mille grazie!
Innamorata della vita ho un cuore che mi ha permesso, mi permette e mi permetterà di amare ed ancora amare !!! Come aspetto un raggio di sole e mi siedo di fronte la mattina per goderne a piene mani per vivere una festa e allora volo, volo vicino a te Cesare, al tuo sorriso. Ritmi ed abitudini di ognuno di noi cambiate causa lui, l’invisibile corona contagioso e quanto mai pericoloso; limitati all’essenziale sopravvivenza fisica i rapporti sociali lavoro- scuola- divertimento: locali, musei, teatri, palestre, scuole con orari ridotti… poi chiuse per quest’ultime la didattica a distanza che esclude occhi negli occhi, l’empatia con l’insegnate e con i coetanei. Non c’è passaggio e l’offerta non riceve richiesta alcuna: per poter tenere aperto qualsiasi esercizio pubblico: per prendere un caffè o ricrearsi o arricchirsi visitando un museo o andando al cinema corrono le spese: affitti –manutenzione, consumi-bollette, personale, forniture: paesaggi urbani silenziosi; i nastri d’ asfalto vuoti o usati per parcheggiare costretti a vivere in abitazioni-prigioni dove restan mute le sveglie che chiamavano al lavoro; mute le campanelle nelle scuole che scandivano i temi delle materie e della ricreazione. Dopo aver sistemato e risistemato la geografia della casa che è stata dei miei genitori e, in cui, purtroppo manca Cesare, mio fratello imbalsamato vivo e, essermi ingegnata a preparare i pasti della giornata… l’idea di dedicarmi alle letture: all’epoca ero sprovvista di ogni mezzo tecnologico e l’incontro con il libri fu fatale! Li trovavo in tutta la casa dispersi, ammonticchiati, pochi ordinati sullo scaffale della sala, inoltre cominciai a prestare attenzione alle riviste che ricevevo per aggiornamento della mia attuale professione di giornalista o perché vi collaboro; era importante a quel punto trovare il luogo ideale dove potermi dedicare alla lettura e lo trovai in cucina aprendo la porta finestra: il sole vi entrava per tutto il pomeriggio ed io avevo luce a disposizione fino a tardi. Ho scritto:” Nutrimento : cibo e libri” con una prima parte dedicata alla geografia e all’esposizione della casa, ammirando le albe sempre diverse, sempre spettacolari, per poi, leggendo: “Le vite del Vasari”, inoltrarmi nell’idea di scrivere e chiedere agli amici una scheda- vita, progetto che, per prima cosa, mi proiettava verso il dialogo; secondo avevo l’opportunità, nella desolazione circostante, di scrivere della vita degli Amici di poter presentare la loro bellezza dentro; una cosa non di poco conto che ha ed attiva ancora il dialogo e la scoperta di tante nuove realtà culturali come:” il realismo terminale”. Su argomenti quali la guerra, la giustizia: la legge, i giudici, l’avidità sconfinata di ammassare denaro, la politica, la medicina, la musica, la psichiatria, a che cosa può portare la corruzione ritenendomi IGNORANTE (nel significato di non conoscere) ” semino” le frasi da alcuni autori:“….
Carmelina presenta con estrema dolcezza e con altrettanta spontaneità questo suo libro. Il messaggio che cerca di dare è forte ma velato da un linguaggio che trovo poetico e favolistico. La convinzione con cui Carmelina esprime i suoi concetti è assoluta e i suoi riferimenti culturali, presentati nel video-intervento,dimostrano quanta riflessione ha preceduto lo scritto di Carmelina. "Non ho la bacchetta magica", all'interno del testo così intitolato, è intercalare modesto, nel senso della modestia intelligente con cui dovremmo esprimerci e comportarci. L'amore con cui Carmelina scrive è testimoniato poi da tutte le sue esperienze di vita a cui qui accenna. Si potrebbe obiettare con superficiale cinismo che tutto quanto viene qui proposto resterà un insieme di utopie; non lo escludo ma non dobbiamo arrenderci a priori e credo che, come fa Carmelina, attraverso l'arte e l'amore qualsiasi ostacolo può essere affrontato.
RispondiElimina