giovedì 16 dicembre 2021

Intervista musica delle piante

dove nasce questo vostro interesse per il Mondo delle Piante? I soci della nostra associazione Damanhur Firenze hanno condiviso fin dall'inizio (avvenuta nel 1995) un sentimento di attenzione particolare verso questo mondo,
sia perchè le tematiche ambientali ci sono sempre state care, sia perchè ci siamo tutti riconosciuti in questo scopo comune. Per questo abbiamo dedicato per diversi anni energie per diffondere un pensiero diverso rispetto al mondo vegetale, non considerato per le sue potenzialità effettive. Quando abbiamo cominciato questa ricerca alla fine degli anni '90, abbiamo trovato “fuori” un certo scetticismo poiché le piante nel pensato comune erano più o meno considerate alla stregua di “arredo urbano” e nelle case esse erano spesso semplici oggetti .... Solo tra persone sensibili si notava chi aveva il cosiddetto “pollice verde”, alcuni parlavano alle piante come fossero i propri animali. Non si trattava solo di stimolare nelle persone una visione nuova del mondo vegetale, una maggiore coscienza rispetto a questa specie. Si trattava proprio in generale di alzare la coscienza civica, di prendersi cura del nostro Pianeta in prima persona, poiché solo noi possiamo salvarci da noi stessi. Per questo abbiamo promosso iniziative come ad esempio la pulizia dei giardini pubblici, o comunque la diffusione di questi valori attraverso il maggior numero di eventi pubblici possibile. Per diffondere un approccio diverso al mondo vegetale abbiamo poi recuperato gli studi tecnologici che Damanhur aveva sviluppato fin dagli anni '70. I tecnici damanhuriani erano partiti dalle scoperte avvenute grazie a Cleve Backster, famoso ricercatore sulla sensibilità delle piante che fece scalpore negli USA in quegli anni poiché mentre stava sviluppando esperimenti su un apparecchio simile alla “macchina della verità”, si accorse che le piante reagivano emettendo degli stimoli bio-elettrici a determinati eventi che accadevano loro intorno. Queste ricerche dagli Stati Uniti poi furono esportate anche in Russia e in India. Sulla scorta di queste, in Damanhur furono realizzati vari apparecchi che utilizzavano questa capacità delle piante di “comunicare” attraverso degli impulsi elettrici: un carrellino telecomandato dalla pianta per consentirle di spostarsi, un sensore che permetteva alla pianta di accendere la luce quando ne aveva bisogno ed infine un apparecchio della Musica delle piante. Questo apparecchio, portato in giro in varie occasioni pubbliche, ci ha permesso di dare una dimostrazione concreta, ascoltabile e visibile, della interazione che si può avere con le piante. Come funziona l'apparecchio della Musica delle Piante? Questo apparecchio ha visto varie versioni e modelli, ma tutti si basano sul meccanismo del bio-feedback. Una strumentazione elettronica collegata con sensori alle radici ed alle foglie della pianta traduce i segnali che la pianta emette in segnali “midi” digitali, ai quali viene dato un corpo sonoro attraverso dei banchi sonori, cioè degli strumenti musicali. In questo modo la pianta attraverso le proprie emissioni produce musica che riflette la sua diversa condizione ed induce in chi la ascolta uno stato di rilassamento e di armonia. Il risultato è molto suggestivo ed armonico perchè le piante sembrano avere la consapevolezza della musica che producono ed armonizzano le proprie esibizioni in base all'ambiente nel quale sono immerse interagendo con esso. Ogni tipo di vegetale ha un diverso modo di esprimersi? Sicuramente. Ogni tipo di pianta, pur avendo a disposizione lo stesso potenziale sonoro, lo utilizza alla propria maniera. Ci sono piante più veloci che da subito cominciano a fare delle scale sonore per arrivare poi a comporre delle melodie più elaborate. Così come specie più “timide” che hanno bisogno di più tempo ed una permanenza maggiore in un ambiente adatto. Un concetto che abbiamo sperimentato in questi anni è che le piante apprendono l'utilizzo di questo strumento con il tempo, immaginiamo, interagendo con le nostre emozioni di ascoltatori ed adattando i loro impulsi in modo da emettere suoni per noi gradevoli. Le piante apprendono anche se vengono “educate” all'ascolto di musica, prevalentemente musica classica che fa molto uso di tonalità basse. Questo ascolto di musica classica – Mozart, Bach... - è una tecnica che viene anche riconosciuta utile per la crescita dei vegetali ed utilizzata in alcuni filari del Chianti come rimedio contro i parassiti e per la crescita delle vigne in maniera più rigogliosa e sana. Quindi questa emissione sonora non è un fenomeno automatico ma si produce a determinate condizioni? Sì, se la pianta non si sente a proprio agio in un determinato ambiente o è sottoposta ad un certo stress non “comunica” e quindi non emette suoni. Ambienti in cui c'è stata la permanenza di persone con un comportamento conflittuale, teatro di discussioni, magari anche inquinato da persone che fumano, non consentono alle piante di suonare armonicamente. Così come se tentassimo di far suonare una pianta esposta troppo al sole estivo o al gelo invernale questa ci manifesterebbe il suo stato di stress non emettendo suoni. Per produrre una buona composizione sonora fa molto la comunicazione con l'operatore e chi sta intorno. E' utile parlale, se necessario, anche attraverso un pensiero telepatico se si riesce, in ogni caso dimostrando una certa apertura e disponibilità ad ascoltare quello che pianta può produrre. Adesso, dopo diversi anni, questa visione sulla sensibilità vegetale e sul rispetto per il pianeta sembra molto più consolidata … Certo, sono stati determinanti gli studi portati avanti dal Prof. Stefano Mancuso del L.I.N.V. (Laboratorio di Neurobiologia Vegetale) dell'Università di Firenze che ha affrontato il tema da un punto di vista scientifico ed ha dimostrato che le piante posseggono una propria “intelligenza” e poiché questa non è un fenomeno a sé, hanno anche una memoria che le fa assimilare e ricordare le proprie esperienze. Quali sono gli sviluppi concreti della vostra esperienza?
Oltre che portare l'esperienza dell'ascolto della musica delle piante in varie occasioni fieristiche a Firenze ed in tutta la toscana, quello che ci ha dato maggiori soddisfazioni è stato portarlo nelle scuole per far scoprire questo contatto ai bambini delle elementari e non solo. La loro curiosità e spontaneità ha dato modo di realizzare uno scambio forte e concreto tra loro e le piante e siamo certi si porteranno dietro, crescendo, un approccio diverso nei confronti del mondo vegetale. Inoltre la collaborazione, di alcuni anni fa, con il Museo di Storia Naturale – Orto botanico di Firenze ci ha permesso di realizzare un CD – Liriche degli Alberi – registrato con i suoni delle piante secolari del “Giardino dei Semplici”. Il Cd realizzato è contenuto in un elegante cofanetto che contiene tutte le informazioni sulla ricerca e sulla descrizione scientifica delle specie realizzata dalla responsabile del Museo.

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