domenica 7 maggio 2023

A Villa Bardini fino all' 8 ottobre 2023 la mostra Lisetta Carmi. Suonare forte l'’impegno sociale negli scatti di Lisetta

  Dalle Gallerie d’Italia di Torino a Villa Bardini a Firenze: l’impegno sociale negli scatti di Lisetta Carmi 

Il primo appuntamento a Firenze del progetto ‘La Grande Fotografia Italiana’ delle Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo affidato a Roberto Koch. 

Giovanni Battista Martini cura  da "innamorato"  la mostra dedicata a lei: a Lisetta Carmi  (Genova 15 febbraio 1924  Cisternino 5 luglio 2022) riuscendo, nel percorso delle 9 sezioni, a scolpire un ritratto  di una  donna  capace di  guardare e valorizzare gli ultimi,  di presentare il miracolo della vita attraverso degli scatti nella sala parto  o il mistero della morte nelle fotografie che sono riunite sotto il nome di: Erotismo e autoritarismo a Staglieno cimitero di Genova una nuova Spoon River.  Straordinarietà e bellezza  si uniscono  in quanto il vedere le foto  coinvolge incuriosisce  unendosi alla bellezza  della seicentesca Villa Bardini  edificata su progetto dell'architetto Gherardo Silvani  immersa in uno  scenografico  giardino.

In mostra  reportage  di carattere sociale  come i camalli di Genova  dove denuncia la drammatica  condizione di lavoro dei portuali nel Porto di Genova, gli operai dedicati allo scarico dei fosfati dalle stive,  immersi nella polvere bianca, le fabbriche con le lavorazioni più spettacolari e pericolose come la colata dell’acciaio all’Italsider, le giovani operaie nel sugherificio di Calangianus in Sardegna. 

Espressive  le foto  dedicate alle donne  che lei fotografa nei suoi viaggi  all over the world: Israele, India, Afghanistan, Venezuela, Marocco, Messico.

Due  le sezioni inedite  una dedicata al' alluvione di Firenze del 1966  su cui ebbe cosi a dichiarare  Lisetta: arrivai in una città sconvolta. Per due giorni e una notte fotografai migliaia di libri bagnati e salvati per miracolo dai volontari, automobili capovolte, mele annegate nel fango, seggiole, bottiglie e fiaschi che galleggiavano nelle strade invase dall’acqua fangosa. Nel febbraio 1966, a Sant’Ambrogio di Zoagli, solo un incontro di quattro minuti fu sufficiente a Carmi per restituire un’intensa serie di ritratti del poeta Ezra Pound, a villa Bardini esposta integralmente. L' altra sezione inedita  è per  il compositore fiorentino  Luigi Dallapiccola infatti 

LaLisetta Carmi,  che aveva studiato piano e  calcato le  scene del teatro internazionale dialoga con la fotografa nel lavoro dedicato al Quaderno musicale di Annalibera, del compositore fiorentino Luigi Dallapiccola. Undici fotogrammi astratti sono l’interpretazione grafica degli undici brani scritti dal musicista per il compleanno della figlioletta e sono accompagnati da quattro ritratti del maestro. Esposti anche i quarantadue scatti ripresi nel sottosuolo di Parigi. Questi diventano un libro d’artista, Métropolitain, che si aggiudicherà il secondo Premio per la cultura nella Fotografia a Fermo nel 1966.

 Spazio è dedicato al lavoro composto in sei anni di assidua frequentazione con la comunità dei travestiti, dal 1965 al 1971, nel centro storico genovese, con il quale Carmi rivendica il diritto di ogni individuo a determinare la propria identità di genere. Sono scatti sia in bianco e nero che a colori, questi ultimi riscoperti pochi anni fa nell’archivio della fotografa. 

Nel 1979 compra un trullo e fonda a Cisternino, in Puglia, l'ashram Bhole Baba; da quel momento si dedicherà alla diffusione degli insegnamenti del suo maestro indiano Babaji ,  alla calligrafia cinese  ad una vita di meditazione.











1 commento:

  1. Grazie di cuore per la bellissima recensione! Andrò a vederla.Ti voglio tanto tanto bene . Un grande abbraccio. Caterina

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