domenica 14 aprile 2024
AIP
A Firenze oltre 500 specialisti al 24° Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria. Tra i temi
principali l’Intelligenza Artificiale, terapie e biomarcatori diagnostici per l’Alzheimer, l’approvazione della
Legge 33, nuovi farmaci per agitazione e delirium, gli effetti dei cambiamenti climatici. Anziani intesi come
una risorsa
AIP – Suicidi tra gli anziani, Italia maglia nera in Europa. Solitudine e
ageismo tra le principali cause della depressione che colpisce un
"paese per vecchi"
“Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani
afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi
proprio al suicidio”, sottolinea il Prof. Diego De Leo, Presidente AIP
L’Italia è uno dei paesi occidentali in cui diventare vecchi presenta gli scenari peggiori, soprattutto rispetto ai
Paesi anglosassoni, dove i tassi di suicidio in età avanzata sono la metà di quelli che avvengono in Italia. Lo
dimostrano i dati relativi alla solitudine e ai suicidi, che nel 38% dei casi riguardano persone con più di 65
anni, sebbene queste ultime siano poco più del 20% della popolazione.
TRA NOVITA’ TERAPEUTICHE, TECNOLOGICHE E SOCIALI: A FIRENZE OLTRE 500 STUDIOSI DELLA
PSICHE – Solitudine e suicidi negli anziani saranno tra i temi al centro del 24° Congresso dell’Associazione
Italiana di Psicogeriatria, che si tiene a Firenze dall’11 al 13 aprile presso il Palazzo dei Congressi di Firenze,
in Piazza Adua, 1, Firenze. Il Congresso, intitolato “Integrazione e innovazione. Fondamenti del sapere
psicogeriatrico” raccoglie oltre 500 specialisti e ben 145 relatori, affrontando temi di stringente attualità. Il
programma è scaricabile al seguente link https://psicogeriatria.it/congresso-nazionale-aip-2024/
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale apporterà modificazioni nella cura degli anziani. La cura delle demenze
sta offrendo scenari innovativi con il ruolo dei biomarcatori nell’approccio diagnostico. La recente
approvazione della legge 33 sulla non-autosufficienza rappresenta un'altra opportunità di innovazione
nell’assistenza, che si sposta dal sanitario al sociale aprendo nuove prospettive. Vi sono poi le novità
farmacologiche riguardanti problematiche come il controllo di agitazione e delirium e quelle sui trapianti
d’organo. Grande attenzione poi a fenomeni globali come i cambiamenti climatici, che hanno un notevole
impatto proprio sulla salute dei più fragili, che possono subire maggiormente gli effetti della disidratazione,
dei colpi di calore o semplicemente essere meno reattivi di fronte a calamità naturali per limiti sensoriali o
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per il basso livello di digitalizzazione, che in Italia nella popolazione anziana non raggiunge il 65% e talvolta
implica solo la competenza di saper mandare una mail.
SOLITUDINE E AGEISMO LE CAUSE DEI SUICIDI IN TERZA ETA’ – L’elevato tasso di suicidi tra gli anziani
in Italia ha le sue ragioni nella solitudine in cui vengono ridotti gli anziani e nell’ageismo con cui vengono
spesso discriminati, con diritti basilari che esistono solo sulla carta. Il tasso di solitudine è il doppio rispetto
alla media dei Paesi europei, con coloro che non hanno nessuno a cui chiedere aiuto che sono il 14%, mentre
coloro che non hanno nessuno a cui raccontare cose personali il 12%, a fronte di una media europea del
6,1% (dati Eurostat). La solitudine non è solo un problema sociale, ma anche clinico, essendo associata ad un
aumento del rischio di depressione, disturbi del sonno, demenza e malattie cardiovascolari.
A mettere in stretta correlazione ageismo e solitudine sono diversi studi internazionali. Uno studio
israeliano di giugno 2023 individua un legame tra il crescere dell’età e la maggiore solitudine, con
l’associazione positiva tra i due fenomeni che diventa significativa nelle persone di età superiore ai 70 anni.
Uno studio cileno dello stesso periodo mostra un’associazione diretta e indiretta dell'ageismo con gli esiti
sulla salute mentale: l’ageismo è positivamente correlato alla solitudine e, di conseguenza, all’aumento dei
sintomi depressivi e ansiosi. Analogamente, un documento di ottobre 2021 evidenzia due iniziative
innovative dei Paesi Bassi, che dimostrano che i diritti degli anziani possono essere mantenuti in soluzioni
abitative collettive.
“Gli anziani spesso vengono estromessi da misure di salvaguardia sanitaria, come avvenuto durante la
pandemia, quando i posti in terapia intensiva erano destinati ai più giovani – spiega il Prof. Diego De Leo,
Presidente AIP –. Questa impostazione è stata introiettata dagli anziani stessi, convinti che non possano essere
utili alla società né attivi: questo non è frutto di un impoverimento cognitivo, ma di un’impressione del loro
patrimonio intellettuale come detta la società. Occorre pertanto ribaltare questo modello. Oltre all’ageismo, vi è
una vera e propria epidemia di solitudine: i paesi occidentali contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine
cronica e il 10% da una solitudine molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al
suicidio. L’altro Paese più vecchio al mondo insieme all’Italia, il Giappone, ha computato 45mila persone che
ogni anno muoiono in completo isolamento, tanto che sono state create squadre di “death cleaners” che si
occupano di bonificare i luoghi in cui sono avvenute queste morti
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