sabato 28 settembre 2013

presentazione rivista ART ART

foto di RENATO PIAZZINI settembre 2013

progetto partecipazione ESTEINFIORE 2014

Richiesta di
partecipazione ad “ ESTE IN FIORE” 2014
con “Bellezza Preziosa, Preziosa Bellezza” progetto ideato da
TINA DE FAZIO, creatrice di gioielli, con:
CARMELINA ROTUNDO, poetessa.
     
I fiori, infatti, che sono il tema dominante della manifestazione
ESTE IN FIORE”
sono anche fonte di ispirazione per creazioni preziose, gioielli che raccontano con leggerezza poesie dedicate al simbolo della rinascita per eccellenza.
Una presentazione di gioielli e poesie sul tema conduttore dei fiori che potrebbe vedere il suo naturale completamento con la lettura dei diari- testimonianza scritti ad Este da Carmelina Rotundo durante i suoi soggiorni e presi in esame dalla Direttrice prof. VALERIA DINDIANI per essere messi a disposizione dei lettori della biblioteca di ESTE.
(I testi dei suddetti DIARI , già inviati da Carmelina alla Biblioteca CIVICA CONTESSA ADA DOLFIN BOLDU ' e al GABINETTO DI LETTURA al bibliotecario professor SILVANO BUSATO, a ELISABETTA CRIVELLARO dell' ENTE DEL TURISMO, vengono inoltrati in allegato, e sono comunque reperibili su : carmelinablog.blogspot.com)
La lettura e la mostra fotografica, ed altre 2 proposte:
le rose (quest' estate a Firenze si è verificato un incontro tanto casuale quanto importante infatti nel vivaio delle rose Cavina Carmelina ha scoperto lo stretto legame tra Roberto Cavina e le rose Beatrice d' Este e non solo anche dei ROSETI presenti nel GIARDINO del CASTELLO
ed il brindisi con il progetto DANIELE BRESSAN con CAVINA WINE & ROSES si proporrebbero come evento satellite alla
rassegna” ESTE IN FIORE”,
allargando cosi' la panoramica dei luoghi E DELLE ISTITUZIONI - DITTE coinvolti in questa meraviglia di manifestazione apprezzata dai cittadini del mondo, con
l’augurio che
bellezza e preziosità possano accompagnare i giorni di tutti noi .
 Con opere singole saranno presenti gli artisti 
MARCO CIPOLLI e GIUSEPPE TOCCHETTI
              con opere  singole inedite sul tema FIORI

TINA DE FAZIO e CARMELINA ROTUNDO
Di seguito il link per visionare le immagini di gioielli e poesie esposti in occasione della mostra dedicata ai fiori realizzata presso la Fondazione il Fiore, in Firenze:


Mostra di Gioielli / Fondazione il Fiore- You Tube
www.youtube.com/watch?v=fBABhSdpuE0


TINA DE FAZIO
e-mail: tinde2004@libero.it
Carmelina Rotundo
e-mail: carmelinarotundo@yahoo.it
si sottolinea e si ringraziano per la collaborazione :
IOLE CERCHIARI
RENATO DAL BELLO
FRANCESCO TRIVELLATO
NICOLA ROBERTO GRAZIA MARIA CAVINA
DANIELE BRESSAN
FRANCESCO DE MASI
MARCO CIPOLLI
GIUSEPPE TOCCHETTI
 che ringraziamo insieme a:
professoressa VALERIA DINDIANI e personale della Biblioteca
CONTESSAADA DOLFIN BOLDU'
ELISABETTA CRIVELLARO

PROFESSOR SILVANO BUSATO

BRUNO BUSINAROLOLE GIOIE DI TINDE di TINA DE FAZIO - Catanzaro

Partecipazioni maggiormente significative a mostre, fiere, eventi:

- Luglio / Marzo 2013 –“La mia idea di bellezza”- mostra di fotografie c/o il
Centro di Cultura contemporanea Strozzina, Firenze, raccontando la propria
idea del bello con un’immagine fotografica di un gioiello accompagnata
da versi di Carmelina Rotundo, ambedue ispirati ai fiori.
- Dicembre 2012 – Calenzano: la Città dei Presepi, mostra promossa dal Comune
di Calenzano, ( Fi ) e coordinata da Agostino Barlacchi, interpretando una frase di
Carmelina Rotundo in una originale elaborazione grafica : il contorno infatti della cupola del Brunelleschi è disegnato dalle parole!

Settembre /Agosto 2012 – Antiche Tradizioni dei Sapori e dei Saperi di Calabria,-
III ed., - Lungomare “I. Falcomatà” di Reggio Calabria.
  • Agosto 2012 – Mercato della Badia – Bivongi ( RC).
  • Giugno 2012 – Mostra di Gioielli ispirata a Poesie di Carmelina Rotundo e alla
Fondazione il Fiore, realizzata c/o la Biblioteca delle Talpe della Fondazione il Fiore
in Firenze, grazie a Maria Giuseppina Caramella.
  • Gennaio 2012 – MACEF Primavera - International Home Show – Nuovo Polo Fieristico –
Rho – Milano.
  • Dicembre 2011 – Mostra di Presepi a San Godenzo, Firenze, grazie a Tullio Parronchi,
Giuseppe Piani, Carmelina Rotundo, interpretando una frase di Carmelina Rotundo.
  • Dicembre 2011 – Gioiosa Città Mercato, IV ed. - Gioiosa Jonica ( RC ).
  • Settembre 2011 – MACEF Autunno – International Home Show- Nuovo Polo Fieristico -
Rho – Milano.
  • Luglio 2011- “ Blu, profondo blu “ – Collettiva d’Estate organizzata dall’associazione
culturale Art Art – Impruneta, presidente Fiorella Noci, c/o la Galleria IAC – Impruneta,
Firenze, interpretando poesie di Carmelina Rotundo.
  • Marzo 2011 – “ Bellezza Preziosa – Preziosa Bellezza” – mostra di gioielli su poesie
di Carmelina Rotundo, realizzata c/o il ristorante Ora D’Aria dello chef Marco Stabile
in Firenze.
  • Dicembre 2010 – Magic Moment – Gallerie del San Giovanni – Catanzaro.
  • Nov. /Dic. 2010 – L’Artigiano in Fiera – Nuovo Polo Fieristico – Rho – Milano.
  • Agosto 2010 – Sapori e Saperi Mediterranei – Roccella Jonica – ( RC ).
  • Agosto 2009 – Mercato della Badia – Bivongi ( RC ).
  • Agosto 2009 – Jonici Food Fest – 2° ed. – lungomare di Soverato – ( CZ ).
  • Apr. / Mag. 2009 – Mostra Internazionale dell’Artigianato Artistico - Fortezza da Basso –Firenze.
  • Agosto 2008 – Mercato della Badia – Bivongi – ( RC ).
  • Agosto 2008 – Jonici Food Fest – 1° ed. – lungomare di Soverato – ( CZ ).
  • Apr. / Mag. 2008 - Mostra Internazionale dell’Artigianato Artistico - Fortezza da Basso –
Firenze.
Agosto 2007 – Mercato della Badia – Bivongi ( RC ).
  • Luglio 2007 – Fiera di San Vitaliano – Corso Mazzini – Catanzaro.
  • Agosto 2006 – Palio di Ribusa – Stilo ( RC ).
Si sottolinea che nel percorso creativo- espositivo la tematica dei FIORI è presente in modo davvero significativo, in un “INTRIGO “ ancora in progress fatto di poesia e preziosità di luce e bellezza di sorprese e invenzioni !?…LE GIOIE DI TINDE di TINA DE FAZIO - Catanzaro

Le Gioie di Tinde
                          nascono nel 2004 a Catanzaro dalla passione e determinazione
di Tina De Fazio. Nel suo piccolo laboratorio Tina crea e realizza le sue collezioni
di gioielli in assoluta libertà di forme e di colori.
Predilige l’uso di materiali poveri, la cui bellezza tende ad esaltare, e ama
gli accostamenti, a volte audaci, tra materiali diversi.
Altro tratto caratteristico dei suoi manufatti è lo studio attento del colore che si traduce
spesso in insolite composizioni cromatiche.
I suoi gioielli, talora definiti “emozionali”, prendono forma dalla sua creatività unita a
un pazientissimo lavoro manuale:
sassi costruiti da miriadi di perline, anelli disegnati da arabeschi leggeri, forme fiorate
declinate in tutte le fogge e i colori, raccontano la leggerezza del suo mondo interiore
e l’amore per i colori accesi della sua terra che riecheggiano spesso all’interno delle
creazioni.
A partire dal 2008 Tina De Fazio espone la sua produzione nelle più importanti fiere
di settore, mentre dal 2011 collabora con la poetessa e giornalista fiorentina
Carmelina Rotundo, alcune poesie della quale interpreta , in un connubio davvero
insolito e gioioso. 
Di TUTTI GLI ATRI ARTISTI SONO A DISPOSIZIONE  LE BIOGRAFIE anche della sottoscritta se richieste

venerdì 27 settembre 2013

A VILLA SALVIATI LE GROTTE

foto di MARCO BENVENUTI www.marcobenvenuti.net
A VILLA SALVIATI LE GROTTE

ARMONIE

ARMONIE

Do
re
mi
fa
sol
la
si
do-re-mi-fa-sol-la- si
suonano armonie architettoniche
cromie
il filo rosso del cotto congiunge tempi spazi,
civiltà:
dagli egizi, agli etruschi ,
ai romani, al rinascimento,
ai giorni nostri
terre, tempi lontani
laboriosità - creatività,
nobiltà - leggiadria
all'Impruneta
nella Basilica e Chiostri di Santa Maria e
Loggiati del Pellegrino raccontate.
Parole, tonalità,
note della banda Giuseppe Verdi,
miracoli e fatti quotidiani
pellegrinaggi e preghiere
fiere e fornaci
animazione
raccoglimento
sguardi
passi
rintocchi.
Signori e signore dame e cavalieri qui
all'Impruneta
si van narrando di secoli di operosità imprunetina
una eredità viva ancor oggi che si proietta verso un futuro di
valorizzazione di occupazione e di grandi speranze
do re mi fa sol al si do
Do
re
mi
fa
sol
la
si
♫ CARMELINA ROTUNDO

ARMONIE

Do
re
mi
fa
sol
la
si
do-re-mi-fa-sol-la- si
suonano armonie architettoniche
cromie
il filo rosso del cotto congiunge tempi spazi,
civiltà:
dagli egizi, agli etruschi ,
ai romani, al rinascimento,
ai giorni nostri
terre, tempi lontani
laboriosità - creatività,
nobiltà - leggiadria
all'Impruneta
nella Basilica e Chiostri di Santa Maria e
Loggiati del Pellegrino raccontate.
Parole, tonalità,
note della banda Giuseppe Verdi,
miracoli e fatti quotidiani
pellegrinaggi e preghiere
fiere e fornaci
animazione
raccoglimento
sguardi
passi
rintocchi.
Signori e signore dame e cavalieri qui
all'Impruneta
si van narrando di secoli di operosità imprunetina
una eredità viva ancor oggi che si proietta verso un futuro di
valorizzazione di occupazione e di grandi speranze
do re mi fa sol al si do
do
re
mi
fa
sol
la
si
                                                      foto elaborazione grafica a cura di FRANCESCO DE MASI












martedì 24 settembre 2013

COMPLEANNO di DIVA

Mi concedevo sempre più spesso splendide giornate a
                                          CITTA' DI CASTELLO
 mentre gli anni scorrevano e non senza far rumore: 92 per don Benso ora 70 per  DIVA.
 A dire la verità questa volta ho rischiato di non poter scendere dal treno e non per mia volontà, ma perchè la porta del bagno sul treno non rispondeva a nessuno mio sforzo per aprirla, resisteva imperterrita tanto da farmi convincere a cercare di bussare per attrare l' attenzione di qualcuno,  ma il rumore delle rotaie  mi  ha constretta per 20 minuti all' interno ... si sono mossi gli americani, il cinese che stava seduto accanto a me ed il più vicino alla porta della toilette era rimasto fisso, una olandese aveva poi tirato il freno a mano  ed il capotreno era giunto... eravamo già a Montevarchi la prossima fermata era la mia....,.
 ma tutto è bene quel che finisce bene.
 Il sabato pomeriggio è dedicato all' anteprima della lettura dell biografia di don Benso: 11 cartelle  in ognuna il suo fulcro di interesse: dalla nascita  e delle prime marachelle, alla perdita del padre Bruno impiegato, non manca l' entrata in scena di  Alberto Burri che Ida andava a coccolare, l' avventura  con l' apertura del  negozio di sale e tabacchi allora monopolio dello stato.. alla guerra..... al seminario....
 forte nei contenuti, semplice nello stile "fiorito" di valori ...  eravamo giunti piano piano all' ora fatidica in cui DIVA ci chiama per la cena e che cena a base di tortellini fatti in casa: sfoglia ed impasto.
 Gli zeri hanno un valore: si comincia da 0  per poi raggiungere la tappa dei 10 fanciullezza, dei 20
 l' adolescenza  30-40 la maturità 50 .. 60.. 70  che oggi festeggiamo!!!!
 La mensa al Boschetto è imbandita Sauro e Sandro che  mettono a disposizione la qualità al massimo del cibo in questo caso pesce e la gentilezza del personale discreto e professionale; partiamo forchetta alla mano  circa  alle ore 13 per arrivare alle 18 con gusto e sorprese di piatti di pesce ed  in piacevolissimi conversari  io sono tra Giuliana e Sabrina con le quali scopriamo punti in  comune..... ma non è tutto Egidio scatta foto in continuazione raggiunge quota 1000 ed anche Gian Domenico non è da meno, l' arrivo della torta con il raggio luminoso, il taglio della torta, le foto insieme......
 Ben vengano gli zeri intanto DIVA ci dà appuntamento tra 40 anni e chi non viene deve pagar la multa ci ritroviamo a casa di don Benso felici sereni nella consapevolezza di aver goduto della parte migliore di ognuno di noi, nel dialogo  dell' afFetto che  ci unisce e tutti a nanna  per domani riprendere ognuno il proprio operar laborioso.
 Abbraccio don Benso  so che in questa casa son ben accetta ogni qualvolta lo vorrò; passo  ad incontrare i Mariuccci, la loro casa?
 Una sorpesa casa di artisti  ogni mobile parla della genialità dell' amore per il colore di Elio, ogni porta,  ogni quadro, ogni opera  mi colpisce:" L' uomo nero;" " Ricerca di equilibrio"  mentre mi raccompagnano ad Arezzo il dono della poesie si' perchè Elio è pittore, scultore, scenografo  ed auote di testi teatrali, attore e anche scrittore, mi ha appena letto alcuni splendidi racconti e poeta....  mentre l' auto  pilotata da Elio si dirige verso Arezzo,  lo sguardo va  BELVEDERE quel SANTUARIO meraviglioso che anni fa visitai proprio con i MARIUCCI 
 viva i 70 anni di DIVA che  TUTTI ci ha RIUNITI  nei FESTEGGIAMENTI più... più BELLI  dell' autunno appena giunto!!
 carmelina rotundo

martedì 17 settembre 2013

QUEL FILO ROSSO

Quel filo rosso




In questo minuetto Messer Inverno nell'inchino, che fa ogni volta per baciar la mano a Primavera, sta proprio indugiando...



La giornata era iniziata con il più bel mazzo di anemoni che io avessi mai ricevuto in dono nella mia vita: rosso fuoco in boccio e di un viola così intenso da....
gli anemoni sono i primi fiori a sbocciare tra l'inverno che esce di scena e l'entrata della Primavera mi dice Chiara; rosso fuoco e viola intenso fra le mani in una giornata, la penultima di un inverno che non ha proprio voglia di lasciar lo scettro: terso e luminoso il cielo, ma freddo freddo, in località vicine è scesa anche la neve...
Il cotto,
una avventura di forme e di colore, di architetture e di ornamenti, di oggetti di uso comune e di arredo… la cupola del Brunelleschi così ardita e così tradizionale un cielo di cotto di 4 milioni di mattoni, la accarezziamo con lo sguardo passando da piazza del Duomo per poi immergerci in paesaggi di piante di olivi, mimose, ginestre giallo brillante mentre il cielo di un azzurro paradisiaco è attraversato da nuvoloni bianco-luce; cipressi verde scuro e una meraviglia di alberi dai rami ricchi di fiori rosa, fiori bianchi... gemme che spuntano da rami accanto ad alberi spogli; in questo minuetto l'inverno sta proprio indugiando; ciclamini, viole del desiderio, edera, ancora alberi spogli, altri ricchi di gemme, le foglie degli olivi verde argento. Saliamo dal Galluzzo: teatro Everest, bar la Certosa, arci Bottai, altalene, panchine, prati verdissimi e zone dove prevale il color marrone, più scuro, più chiaro; alcuni olivi son stati appena potati e le foglie stanno come corona al tronco sulla terra, lo spettacolo della vallata è meraviglia... filari di vite spogli e questo cielo bellissimo dove le nuvole son bianco-luce... giungiamo ad Impruneta dal cuore di cotto dove il 23 marzo 1309 nasce la corporazione dei fornaciai imprunetini documentata dall'atto notarile conservato all'Archivio di Stato, una data, che a 700 anni, viene celebrata dalla spettacolare costellazione di attività promossa dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il Comune dell'Impruneta, la basilica di Santa Maria all'Impruneta che risale all'anno mille... (secondo una leggenda gli scavi portarono alla luce una immagine della Madonna che l'agiografia vuole dipinta da San Luca evangelista e portata in Italia da San Romolo vescovo di Fiesole). Al centro della costellazione la mostra: "Il cotto dell'Impruneta Maestri del Rinascimento e la fornaci di oggi", accolta nei locali di piazza Buondelmonti, salone e chiostro della basilica di Santa Maria e loggiati del Pellegrino situati al lato della basilica e costruiti tra il 1643-1670 con le offerte dei pellegrini.
Carmelina Rotundo

A MIO PADRE

A  MAGISANO
                           sono tornati i mei genitori: mamma e papà.
 Incastonato tra i monti dell' APPENNINO, a tornanti la strada appena larga per passarci i mezzi: auto e camion ci arriva; da una parte  nuda roccia o verde, dall' altra: precipizi, burroni, freschezza di torrenti, acque e verde.
 Da qui sono partite generazioni di uomini e donne per costruirsi un futuro, una famiglia .
 Il mio nonno paterno è emigrato in Argentina. Cesare era poi ritornato ed aveva costruito 3 case: una per ognuno dei suoi figli : ROSARIO, ANTONIO e MARIA.
Mio padre e mio zio si sono arruolati; ai confini mio padre; a Livorno come paracadutista mio zio, a Magisano era rimasta Maria, la femmina; da queste parti si sa le donne stanno a casa, le chiamano le vedove bianche.
Mio padre ha sposato  la più giovane, la più bella, la più ricca del paese: capelli neri ed occhi azzurri: Maria la nona di 11 figli tutti morti da piccoli, tanto che  i suoi genitori: Rosaria e Salvatore per ringraziare  Dio di questo dono regalarono la statua di Gesù Risorto ancora oggi presente nella chiesa madre.
..(per  mia madre ho fatto un percorso di avvicinamento documentato in questo stesso blog..)... ritornando a papà è stato per Maria padre e marito.
 Mio padre un uomo  che ha sempre pensato alla famiglia, a costruite un futuro per Maria per i figli: me e Cesare con una tenacia ed un coraggio, con una severità che nascondeva la paura di non essere all' altezza:
                            " solo alla morte non c'è rimedio"
ha sempre ripetuto a dimostrazione del suo coraggio !
In verità ambedue hanno dato, con i loro limiti, il meglio.
 Al funerale a Firenze di papà  oltre al parroco, un francescano, padre Nicola Scarlatino, un domenicano padre Fausto Sbaffoni  ed un picchetto d' onore organizzato dall' impareggiabile Giorgetti; alla partecipazione di un rappresentante di Santa Croce e di San Marco, si aggiunge, per merito di Massimo Ghiribelli, la messa al Battistero, per non parlare della vicinanza di tutti di Toscana Oggi.
 A Magisano al funerale: Sindaco, Vicesindaco ( il quale aveva studiato a Firenze e frequentato la nostra casa)  tutte le rappresentanze politiche e religiose, alla fine della celebrazione eucaristica, quando sono andata per parlare  ho visto tanta gente ed ho capito che come mio padre questa è gente coraggiosa con la forza di uscire  da quelle roccie, di farsi un futuro, di attraversare ruscelli senza ponti, ho sentito del valore della dignità della vita, gente di cuore...l' applauso che ha seguito le mie parole testimonia una vicinanza al dolore immenso non della morte che fa parte della vita, ma della dignità umana calpestata : lo ricordo ferito alle gambe, alle braccia, la ferita più grande dove si era strappato la flebo si rifiutava di mangiare e di bere un uomo che veniva sedato per tenerlo calmo nessun tentativo di capirlo. ( Mi fa piacere ricordare alcuni meriti di mio padre:
 Cavaliere dell' ordine " AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA."
MEDAGLIA MAURIZIANA per  10 LUSTRI di CARRIERA MILITARE conferitagli  dal Presidente della REPUBBLICA ITALIANA,
 DIPLOMA D' ONORE di COMBATTENTE per la libertà d' ITALIA 1943-1945;
 CROCE D' ORO AL MERITO DI SERVIZIO):
Il giorno seguente prima della seconda celebrazione eucaristica una donna di Magisano sta parlando con un altra... le sue parole:" peccato che non sei venuta al funerale, ti sei persa... ieri Carmelina ha detto delle cose che hanno toccato il cuore... è un vero poeta .... "  queste parole mi riconfermano la dignità dell' essere umano, di ognuno di noi  piccoli eppur parte di una immensità e che la scelta di ritornare a Magisano è stata quella giusta!.."
A Magisano  sono tornati i miei genitori in un cimitero dal cancello sempre aperto: basta spingerlo per entrarci !
 Ripercorrendo quel nastro argenteo d' asfalto, curva dopo curva con zio Antonio e zia Vincenzina che molto mi sono stati vicini in questi giorni, piango proprio come quando ripartivo dai nonni, con sempre la paura che, al prossimo viaggio forse non ci sarebbero stati.
 I mei genitori si sono riuniti con i loro avi e mia madre con tutti i fratellini e le sorelline si sono riuniti nella luce e nella pace del SIGNORE CHE GIAMMAI ci abbandona.
Questa è la foto che mio padre ha voluto sulla sua ultima dimora terrena è partito  da un paese incastononato  tra i monti ..per .............
carmelina con amore ed ammirazione .
                                                    Things have changed their dimension.
                                             Now my time is lived waiting to meet you again.
                      My father ROSARIO ROTUNDO  has ceased her life on this earth.

                                    Le cose hanno cambiato la loro dimensione.
                                          Ora vivo aspettando di rincontrarti.
                  Mio padre rosario ROTUNDO ha terminato il suo viaggio terreno.

Mostra all’Impruneta

Sabato 14 settembre alle 18 alla Galleria Iac in via della Croce 41, Impruneta viene inaugurata la mostra antologica di Bruno Chiarini: aryi visive con opere di pittura, poesia escultura. Alle 18,30 presentazione della rivista Art-Art a cura della direttrice Carmelina Rotundo. La mostra resta aperta dal giovedì al sabato, orario 16,30-19,30 (ingresso gratuito).

Pubblicato su Toscana Oggi n. 32 del 15/09/2013

martedì 10 settembre 2013

link per visionare articolo presentazione rivista ART ART settembre 2013

http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b3.09.09.21.37&cb=1378755476515

Buongiorno

PERCHE' ANCHE IO SO...

.....perchè anche io so
 che  profumano
 fiori su scogli e
 volano
 rondini su icebergs.
Quest' alba cosi' difficile, grigia che tarda ad assumere i colori del sole: brillantezza di un giorno che il mio cuore vorrebbe colorato  e lo sguardo si attarda nel cielo oltre lo spazio concessomi da questo terrazzo della dimora dove un giorno i mie genitori: mia madre e mio padre, oggi lassu', hanno camminato un tempo-spazio del loro percorso terreno.......
 come lo sguardo cerca di penetrare quel cielo che in silenzio accoglie i pensieri, i tentativi di volo;                                    ora la luce ha preso il sopravvento:
                                                                                                                   la vita è più forte della morte

                                                                                                                    ed il sole sorge anche oggi!
 Pensieri dolori che diventano più leggeri nell' alba  carica di luce: il mio animo cerca disperatamente azzurri mentre il mio corpo sanguina per le ferite di ingiustizie sociali  che quotidianamente ci vengono regalate da quella parte di noi che si chiama: cattiveria, egoismo.... vorrei  vorrei ... una lacrima che scende stempera tutto  e la mia giornata inizia... anche io profumo di fiore
                                              anche io so
 vorrei..... vorrei augurarvi una buona giornata:
                                              non abbiamo altre strade che quelle dell' amore
                                                                                                                      carmelina
                                             foto di Adriano rielaborate da Francesco

domenica 8 settembre 2013

Il RINASCIMENTO da FIRENZE a PARIGI andata e ritorno.


 carmelina rotundo

Bellezza  di Firenze che entra, prorompente, attraverso lo sguardo, nel cuore ad  ogni affaccio dalle finestre di villa BARDINI; bellezza di una città vista dall' alto con i tetti color cotto dell' Impruneta, tetti cosi' vicini al cielo: S Croce,  il Lungarno con i suoi suontosi  edifici... fino alla torre San Niccolò.... lo sguardo torna all'  interno della villa...come se Stefano Bardini abitasse ancora qui: il suo gusto, la sua eleganza, la sua capacità scenografica di porre il compratore nelle condizioni ideali di toccarne le corde più intime del cuore in un gioco intrigante di bellezza condivisa;   a settembre e fino al 31 dicembre è   tornato a casa parte del patrimonio artistico  del museo:
                                                 JACQUEMART-ANDRE'.
 I coniugi francesi: Edouard Andrè erede di una famiglia di banchieri dell' aristocrazia imperiale compagno
 d' arme di Napoleone III e Nèlie JACQUEMART, pittrice e ritrattista innamorata dell' Italia e del Rinascimento  che raccolsero quanto  di  più  di straordinario offrisse  il mercato dell' arte di fine Ottocento capolavori del Rinascimento italiano opere inglesi, olandesi, francesi nell' attuale museo prima dimora dei coniugi che, inaugurato nel 1913 compie 100 anni. Per comprendere l' importanza dell' evento  basti ricordare che  la collezione del Rinascimento fiorentino in terra di Francia del museo JACQUERMAT-ANDRE' è seconda solo al LOUVRE.
 A villa Bardini sono "tornati"  BOTTICELLI, MANTEGNA, PAOLO UCCELLO, LUCA SIGNORELLI lo SCHEGGIA  per i dipinti; GIAMBOLOGNA i della ROBBIA, elementi di arredo tavoli, sgabelli, marmi scolpiti della bottega di DONATELLO...maioliche DERUTA per donare al visitatore momenti di indimeticabile bellezza... come se STEFANO, il principe degli antiquri abitasse ancora  questa casa
 Da segnalare IL PROGETTO : una serie di incontri-gioco ambientati nel 1893 organizzati dall' associazione culturale ARTEDIFFUSA che vi  coinvolgeranno divenendo voi stessi collezionisti e  antiquari
 Catalogo  edizioni POLISTAMPA
 www.rinascimentofirenzeparigi.it
info@bardinipeyron.it

sabato 7 settembre 2013

Quando la FELICITA' costava poco


 Dalla raccolta:
IL TEMPO DEI GELATI NON E' ANCORA PASSATO
Al mondo “ bambino” nascosto
dentro di noi.


Quando la felicità costava poco

Quanto rumore intorno
fuochi d'odio, tempeste di pianto.
Incontrai i suoi occhi e

 intorno
si fece silenzio.
Aveva sei anni gli occhi scuri.
La sua piccola mano cercò la mia.
Tremava ed aveva paura;


paura del buio, delle sirene
del male, di un temporale a primavera
Gli piacevano le rondini, le corse,
il sole.
Ci sedemmo con un gelato in mano
cioccolato e Amarena Fabbri  lui
  rose di Cavina  e sciroppo d' acero io.
I suoi occhi ringraziarono
a sei anni la felicità costava poco;
un gelato e una mano più grande
capace di riscaldare la sua.

mercoledì 4 settembre 2013

montagna pistoiese che passione!!!!!!! 2 versioni

MONTAGNA PISTOIESE CHE PASSIONE!!!!!

I ricordi erano lontani nel tempo: alla Doganaccia di Cutigliano  mio fratello Cesare aveva vinto una borsa di studio come studente modello per impegno ed educazione, ma erano passati gli anni e tantissime cose. Troppe cose erano cambiate, compresa la cabinovia, tutta nuova e più moderna, ma con il fascino di sempre mentre percorre il tratto da Cutigliano. Vi riapprodavo dal "Giardino di Parole", anno 2012, in Agosto,  per quella manifestazione così magistralmente organizzata da Giampaolo Merciai, operatore culturale, scrittore di fama mondiale, vero signore nei modi e nell' agire, organizzatore anche del Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Città di San Marcello" (vedere www.giampaolomerciai.weebly.com), della serata "Raccontiamoci", tutti intorno al fuoco a raccontare storie di ieri, ma anche di oggi. Vi sono riapprodata, sempre d' Agosto, nell'anno 2013, servendomi del treno e dell’autobus della Copit, sul quale ho conosciuto Luca Balleri un cantante locale, per il PROCESSO,  una manifestazione unica e  particolare, un momento culturale  che ben s'incastona nelle manifestazioni Ferrucciane che coinvolgono Gavinana e dintorni: a presentarlo il grande Alessandro Tonarelli e sul palco, allestito in piazza FERRUCCI, i componenti del tribunale presieduto da Gianfranco Poma, figlio del compianto Rosario, anche lui già presidente ( Rosario il nome di mio padre), sono tutti di grande livello e fama .
L' imputato il PAPA LEONE X (Giovanni di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini (1475-1521), eletto  cardinale all'età di 13 anni e Papa a 37); l’ imputazione: FU FAUTORE DI UNIONE O DI DIVISIONE?.
Dopo gli interventi delle persone informate sui fatti, accusa e difesa si susseguono a ritmi serrati e anche noi spettatori veniamo coinvolti nel giudizio di questo papa Medici specchio ed emblema di una società di principi nel momento in cui  sale alla ribalta Martin Lutero, al quale, per evitare la scissione, Leone X aveva offerto - inutilmente - di diventare cardinale e combattere la sua battaglia all'interno della Chiesa e non da fuori.
Il Papa viene assolto sia dalla giuria popolare che dal tribunale giudicante e riconosciuto, nonostante le riserve sulla figura religiosa, come papa fautore di unione e non di divisione.
Infine, la statua di Francesco Ferrucci, che lo immortala nell'atto di arrivare a Gavinana, ardito e coraggioso come se arrivasse ora. L'artista ne aveva colto il dinamismo, lasciando ai posteri quell'idea di ardimento che caratterizzò il condottiero sostenitore della repubblica fiorentina che, insieme al principe, Filiberto di Chalon principe d’Orange, l'altro condottiero delle forze imperiali, perse la vita in battaglia. Qui cavallo e Francesco, capitano delle truppe fiorentine sono un tutt’uno, potenza vitale d'arte che ci unisce nel tempo e nello spazio. Un eroe, non muore mai!
.

Nella chiesa di S. Maria Assunta che delimita a sud la piazza di S. Maria Assunta, si trovano le pregevoli pale robbiane rappresentanti a destra del presbiterio la crocifissione e a sinistra l’adorazione al SS. Sacramento.Tutti sanno della mia grande passione per le opere dei Della Robbia  che non cessano mai di stupirmi: mi piacciono, mi piacciono ...
La sera vo a cena all'albergo ristorante "IL PARCO", adorno di cascate di gerani rossi e di ortensie, bellissime che son  da quest' anno da me molto ammirate per quella corolla che hanno grande, composta da piccoli fiori, ognuno perfetto a 4 piccoli petali e che proprio per la loro fattura creano sfumature di colori che van dal rosa acceso - viola ad azzuro-celestei vivo..bianco....
Di sera l' incontro con un archeologo nato a Gavinana, emigrato poi in altri lidi, ma comunque rimasto legato profondamente al suo paese di origine, nel quale ha eseguito anche scavi archeologici scoprendo che già nel II secondo a.C. esistevano tre villaggi dei Liguri friniati. Mi rivela che l' organo che si trova nella chiesa plebana è  l' organo antico e più grande d' Italia. Sono tre organi messi insieme di cui uno del 1500 ed altri due Agati Tronci, fatto costruire nel 1818 da un grande benefattore: Domenico Achilli , il quale lasciò alla cittadinanza ogni suo bene a onore e gloria di Gavinana.... ci attardiamo nella piazza  anche dopo i combattimenti fatti in commemorazione del grande avvenimento del 3 agosto del 1530 e il personaggio ci fa da guida al Museo civico ferrucciano dove sono conservati i cimeli riguardante la storia dal 1530 ad oggi. 


Carmelina Rotundo




MONTAGNA PISTOIESE CHE PASSIONE!!!!!

MONTAGNA PISTOIESE CHE PASSIONE!!!!!

I ricordi erano lontani nel tempo: alla Doganaccia mio fratello Cesare aveva vinto una borsa di studio studente modello per impegno ed educazione, ma erano passati gli anni e tantissime cose, troppe erano cambiate, compresa la cabinovia, tutta nuova e più moderna, ma con il fascino di sempre, mentre percorre il tratto da Cutigliano. Vi riapprodavo dal "Giardino di Parole", anno 2012, in Agosto,  per quella manifestazione cosi' magistralmente organizzata da Giampaolo Merciai, operatore culturale, scrittore di fama mondiale, vero signore nei modi e nell' agire, organizzatore anche del Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Città di San Marcello" (vedere www.giampaolomerciai.weebly.com), della serata "Raccontiamoci", tutti intorno al fuoco a raccontare storie di ieri. ma anche di oggi. Vi riapprodo, sempre d' Agosto, nell'anno 2013, servendomi del treno e della Copit (sul cui bus conosco Luca Balleri un cantante locale) per il PROCESSO,  una manifestazione unica e  particolare, un momento culturale  che ben s'incastona nelle manifestazioni Ferrucciane che coinvolgono Gavinana e dintorni: quest' anno a presentarlo il grande Alessandro Tonarelli e sul palco, allestito in piazza FERRUCCI, i componenti del tribunale presieduto da Gianfranco Poma, figlio del compianto Rosario, anche lui già presidente ( Rosario il nome di mio padre), sono tutti di grande livello e fama .
                                                       L' imputato? PAPA LEONE X
                                             imputazione: FU FAUTORE DI UNIONE O DI DIVISIONE?
 Giovanni di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini (1475-1521), eletto  cardinale all'età di 13 anni e Papa a 37. Dopo gli interventi delle persone informate sui fatti, accusa e difesa si susseguono a ritmi serrati e anche noi spettatori veniamo coinvolti nel giudizio di questo papa Medici specchio ed emblema di una società di principi quando sale alla ribalta Martin Lutero, al quale, per evitare la scissione Leone X aveva offerto - inutilmente - di diventare cardinale e combattere la sua battaglia all'interno della Chiesa e non da fuori.
La sentenza ? Papa Leone X viene assolto sia dalla giuria popolare che dal Tribunale Giudicante e riconosciuto, nonostante le riserve sulla figura religiosa, come papa fautore di unione e non di divisione.
Infine, la statua di Francesco Ferrucci, che lo immortala nell'atto di arrivare a Gavinana, ardito e coraggioso come se arrivasse ora. L'artista ne aveva colto il dinamismo, lasciando ai posteri quell'idea di ardimento che caretterizzò il condottiero sostenitore della repubblica fiorentina che insieme al principe,Filiberto di Chalon principe d’Orange, l'altro condottiero delle forze imperiali perse la vita in battaglia, qui cavallo e Francesco, capitano delle truppe fiorentine sono un tuttuno, potenza vitale d'arte che ci unisce nel tempo e nello spazio, come se Ferruccio giungesse ora! 
Un eroe, non muore mai!

La chiesa Santa Mara Assunta è proprio di fronte all'accogliente Albergo Franceschi che alle finestre ha bandiere bianche rosse a scacchiera, con il giglio rosso in campo bianco; in una posizione centrale che lo rende gemma di una piazza davvero unica, raccolta che pur da spazio al tempo, che apre ad orizzonti di storie di battaglie, di famiglie di condottieri, di movimenti di truppe di principi di Francia, della famiglia Baglioni che qui giocò un ruolo determinante per le sorti dei combattimenti.
Nella chiesa scopriamo le robbiane: la Crocifissione e l’adorazione al SS. Sacramento ed io mi  fermo attonita ad ammirarle.Tutti sanno della mia grande passione per le robbiane che non cessano mai di stupirmi: mi piacciono, mi piacciono ...
La sera  cena all'albergo ristorante "IL PARCO", adorno di cascate di rossi gerani e di ortensie, ortensie bellissime che son  da quest' anno da me molto ammirate per quella corolla che hanno grande, composta da piccoli fiori, ognuno perfetto a 4 piccoli petali e che proprio per la loro fattura creano sfumature di colori che van dal rosa acceso - viola ad azzurri-celesti vivi..bianchi....
Ambedue i luoghi: gli alberghi - ristoranti Franceschi ed il Parco meritano le nostre lodi per comfort, pranzo e cena rispettivamente serviti all'hotel Franceschi, dove io mi butto sul pesce ed al Parco dove mi butto sui funghi.
 Di sera l' incontro con un archeologo nato a Gavinana, emigrato poi in altri lidi, ma comunque rimasto legato profondamente al suo paese di origine, nel quale ha eseguito anche scavi archeologici scoprendo che già nel II secono a.C. esistevano tre villaggi dei L iguri friniati. Mi rivela che l' organo che si trova nella chiesa plebana è  l' organo antico e più grande d' Italia. Sono tre organi messi insieme di cui uno del 1500 ed altri due Agati Tronci, fatto costruire nel 1818 da un grande benefattore: Domenico Achilli , il quale lasciò alla cittadinanza ogni suo bene a onore e gloria di Gavinana.... ci attardiamo nella piazza  anche dopo i combattimenti fatti in commemorazione del grande avvenimento del 3 agosto del 1530 e il personaggio ci fa da guida al Museo civico ferrucciano dove sono conservati i cimeli riguardante la storia dal 1530 ad oggi.


Carmelina Rotundo

martedì 3 settembre 2013

VIAGGIO GENOVA BARCELLONA

VIAGGIO GENOVA BARCELLONA

Partendo da Genova Il mare città sparsa sulle alture: montagne-case. Il porto affollato la nave a pancia aperta, la scaletta La strada lasciata dalla nave: le onde le gru, un gabbiano si allontana verso il porto. Case, scogliere e punti bianchi di gabbiani. Carmelina
HO PERSO IL SOLE ( Traversata Genova-Barcelona---Agosto 1983) Rosso, giallo diffuso il mare diventa più chiaro rosso, diffuso, giallo il cielo diventa più scuro I contorni della costa si perdono una musica sul ponte nuvole sfilacciate leggere impalpabili Rosso giallo si perdono il rumore della nave il sole va ad incontrare le onde e lancia il suo regno alle stelle Carmelina SUENìOS ( Traversata Genova Barcelona) Inquadrature di mare Luminosità di acque bambagia di nuvole blù profumo di aria sulla pelle. AL PORTO ( Barcelona ) Il rumore del battello che sta per solcare le acque. Movimenti di onde che vanno che vengono, s'incrociano; la funicolare i gabbiani radenti le acque si riuniscono, s'allontanano nuovamente, Alte, gru, gru meccaniche ha gettato l'ancora la carabela: Santa Maria. Che bella questa libertà di gabbiani; specchio azzurro profondo si muove il mar. PARA PABLO ( en el Museu Picasso ) Bajo las ventanas una guitarra una voce dolcissima che ti ruba il cuore passando tra quelle pietre Amor de Espa^na. Calor de Espa^na. Ti perdi intanto tra I colori e le forme interpretazioni di gioie e tristezze del hombre Picasso. Sue^nos de Espa^na Colores de Espa^na. Bajo las ventanas Una voce dolcissima una guitarra ¡­. C A R M E L I NA Plaza de Santa Maria Dos fuentes al lato Una donna con una brocca lavorata fa zampillare fresca l'acqua all'intorno riflessi verdi grigi giocano nella vasca Merletti del portale de Santa Maria de la Mar la maestosa basilica Palomas toccano pietre balconi di case decine di macchie di colore: gerani in vasi muy peque^ni, nastrini colorati panni stesi ¡ì¡ì$$¡ì¡ì^^^$$ En la plaza real.( Agosto 1983) Sta cambiando la luce il cielo, La fontana, le palme diritte la farolas de Gaudi' archi archi si ripetono archi fanno parte di essi i tavolini dei bar, le sedie argentate hay orchata cerveza hay cigarillos y tabaco e intanto ha cambiato luce il cielo. EN SAN PABLO ( Mercoledì Agosto 1983) Questa edera che si arrampica sui muri che ruba i segreti delle pietre per vivere il tempo passato. Palomas, tierra y plantas. Le mura, la campagna inferriate,finestre accanto siedono hombres y mujeres hablando del tempo: come passa la vita. EN PLAZA CATALANA Palomas, Palomas Piccola, rotonda Il sole la tocca la gente la guarda Comida para las palomas Che bello questo sole che scalda dopo passato il temporale. Aiuole disperse con fiori intorno il rumore del traffico tante foto scattate Palomas, Palomas … MERCADO DO SAN YOSE' Mujeres y caballeros un brulicare di passi. Chichos y chichas borbottìo di voci parole distinte. Toccano prendono posano. J Que Quiere ? Comprate,comprate Butifarra y cherizo queso Manchado y Roquefort Vendon Bacalao y pescadas Bocadillos y tortillas Vendon colores y sabores Quegli occhi che ¡­. ¡­. quel ubriacare di voci ¡­ ¡­ j Que quiere ? IL VENTO ( traversata Genova,Barcelona Agosto 1983 ) Vento negli occhi sulla pelle che scompiglia i capelli. Un sole alto: Immersi in azzurro passano perdono contorn paesi, città. Blu scuro ad onde e sopra crinali di montagna celeste chiaro di cielo. Vento negli occhi sulla pelle che ti scompiglia i capelli.
C A R M E L I N A
Un arquitecto genial Barcelona.
una emociòn, tres emociones, diez, ciento de emociones, estaba per apreciar denuevo por un hombre de «Spagna» que con su genialidad habìa realizado «sogni architettonici: Antonio Gaudi.
Su divisiòn del espacio, que supera el lìmiti del definido por abrirse nuevamente frente a los otros horizontes, unìa «forza» y la delicadeza.
«Sembrano i castelli facti» al mar y pinturas «con i sogni» muy hermosos, cuando, estàbamos pensando en voz alta «isabella» mientras pasamos «per i cancelli» estupendos del «parc Gùell».
La leyenda continua: la escalinata, la rana gigante, el arco grande, la selva «di colonne» y en alto las grandes bancas «a curve profonde» que se recorren por un interminable de mil en una «notte».
Colores, vìdrios, botellas y pedazos de ceràmica creano contornos de flores, ojos geomètricos, anticipaciones «ardite» de la pintura abstracta y «surrealistica». Antonio Gaudi, me han hecho evocar claramente en la mente sus maravillas: la cascada de la Ciudadela, las farolas de la Plaza Real, la Sagrada Familia y pienso: en Barcelona, yo he conocido el gran hombre, Gaudi.
Tanto màs no conocemos las cosas tanto màs cuando descubrimos y nos agrada «ne veniamo colpiti» y como sucede en Barcelona; cuando mis ojos contemplerà los mensajes dejados de Gaudi.
Su fantasìa siempre diversa contenìa la mìa y yo como «Bambina» me dejaba arrastrar de esa, porque en mis «sogni» no recordaba de haber ideado «castelli più belli» de aquello hecho por el genio de Gaudi.

Carmelina Rotundo

VIAGGIO GENOVA BARCELLONA poesie in spagnolo

BAJO LAS VENTANAS

Bajo las ventanas
Una guitarra
Una voz dulcísima
 que te arrebata el alma
pasando entre (las) piedras
Amor de España
Calor de España
Te extraño tanto  por.
Los colores y las formas
interpretaciones de
gozo penas
del hombre Picasso
Sueños de España
Colores de España
Bajo las ventas
Una voz dulcísima
Una guitarra


PLAZA DE SANTA MARÍA

 Una fuente a cada lado .
Una mujer con una jarra adornada
vierte chorros de fresca agua a su alrededor
reflejos de grises verdosos que juegan en el estanque
Encajes de la fachada de Santa María del Mar
la majestuosa basílica
Palomas que tocan las piedras
Balcones de la casas
Decenas de manchas de colores: geranios
en macetas pequeñitas
cintas de colores
ropa tendida.

EN LA PLAZA REAL

Está cambiando la luz
El cielo
La fuente, las palmas enderezadas
las farolas de Gaudí
arcos y arcos
se repiten (los) arcos
 y mesillas
de los bares, las sillas plateadas
hay horchata cerveza
hay cigarrillos y tabaco
y mientras tanto ha cambiado la luz
el cielo

EN SAN PABLO

Esta hiedra que trepa (sube/ encarama) sobre
los muros que roban los secretos de las piedras
para vivir tiempos pasados
Palomas, tierra y plantas.
Las paredes, el campo, barandillas, ventanas
sentándose juntos hombres y mujeres
hablando del tiempo:
¡Cómo pasa la vida!

EN LA PLAZA CATALANA

Palomas, palomas
Menudas, redondas
El sol la toca
la gente la mira
Comida para las palomas
¡Qué hermosos este sol que
caliente pasado el temporal.
Lechos dispersos de flores
rodeando el ruido del tráfica
tantas fotos que se hacen
Palomas Palomas

MERCADO DE SAN JOSÉ

 Mujeres y hombres
un enjambre
de pasos
Chicos y chicas
murmuros de voces
Palabras distantes
Tocan toman
posan
¿Qué  quieren)?
Compren, compren
Butifarra y chorizo
queso  Manchego y Roquefort
Venden
Bacalao y pescadas
Bocadillos y tortillas
Venden
Colores y sabores
Esos ojos que ansían
embriagarse con las voces

EL VIENTO

Viento
en los ojos
sobre la piel
que eriza el  vello
Un sol en lo alto
Inmerso en azul
Pasan
Pierden la silueta (el contorno)
pueblos, ciudades
Azul oscuro en las olas
y sobre las cumbres montañosas
color claro de cielo
Viento,
en los ojos
sobre la piel
que eriza
el vello.
 le poesie di Carmelina Rotundo sono state tradotte  da FERNANDO HERRERO

domenica 1 settembre 2013

Tra le ROSE di NICOLA CAVINA

Esiste, appena discosto dalla via di Scandicci, nella via Guardavia un' oasi di pace incastonata come preziosa gemma verde tra l' ospedale di Torregalli , il centro Don Gnocchi  ed il cimitero di Soffiano: l' area non ampia appena mezzo ettaro, ai piedi della collina di Marignolle presenta 4 capannoni- serra ed il resto del terreno è ornato da rose in vaso, sempre in vaso alberi da frutto particolarissimi che hanno il tronco piegato a mo' di candelabro, alberi di limoni  ed oggi, 31 agosto, una bella mostra di ortensie del vivaio Borgioli; il cielo è celeste  con appena qualche  nuvola bianca soffice, soffice che si va sfilacciando: lo sguardo va  dalle ortensie a monte Morello per poi, dalla parte opposta, scopire gli olivi le cui foglie oggi risplendono al sole tanto da sembrare argentate. Il dialogo con Roberto prende direzioni diverse arriva ad Este dove i Cavina hanno contribuito alla nascita della manifestazione ESTEINFIORE  ed alla quale partecipano, ora  con le rose nella chiesa di San Rocco ad Este,  i Cavina hanno  provveduto a suo tempo a piantare nel giardino del Castello tante rose, molte Inglesi profumatissime, che fiancheggiano il viale di ingresso, le rampicanti all'ingresso laterale, oltre naturalmente alla aiuola di Beatrice d'Este, addirittura scopro che
Roberto Cavina ha selezionato la rosa di Beatrice l' unica al mondo gialla e profumatissima ed ad Este,  fra le creazioni della ditta G. Delbard francese e si è adoperati  per far sì' che l'azienda francese accettasse di dedicarla ad una cittadina Italiana, anzichè a qualche VIP francese ed ad Este , come sapete, miei appassionati lettori, è avvenuto l' incontro  e da quel momento è in atto il DIALOGO dialogo profondo tra  creature e creato tra la vita del- nel giardino e i pensieri e le emozioni più intime e pure,  farfalle e  voci di fagiani che qui numerosi passeggiano in un silenzio azzurro  mi portano ad  entrare nella serra dove mi trovo piacevolmentw in un corridio:  alla mia destra  con lo sguado tocco rose rosa,  boccioli viola fino poi alle rose arancio- acceso, nel ritornare indietro ancora boccioli rossi damascati fino alle bianche rose che sfioro come per portarmi via per sempre quel magico profumo di rosa troppo, troppo fantastico...
 con Nicola che scopro musicista di un gruppo che si chiama AMISTADE........
 parliamo delle origini di questa attività vivaistica piuttosto casuali , ma che si sono radicate profondamente nella famiglia che ora è completamente dedita alla cura ed alla creazione di nuove rose Roberto
tenta infatti la produzione di nuove varietà utilizzando i frutti di piante madri di sua scelta, ma dalla paternità lasciata alla libera scelta degli insetti, degli uccelli del vento, cosi' come avveniva nei secoli passati; Roberto ha cosi' creato la rosa Giuppi ed oggi ha battezzato in grande stile  con brindisi e poesie la rosa Rosaria
nome della poetessa  che ci ha intattenuto con la lettura di sue poesie.
Grazia Maria  mi narra di aneddoti storici di Ghislllaine De Feligonde una donna che avendo il marito ferito e prigioniero  riusci' a salvarlo dimostrando un coraggio che Turbat onorò con  la dedica di una rosa la Ghisllaine appunto.  Roberto mi  narra ancora della proposta di mettere una rosa davanti ai filari che prende  la sua imporanza dai tempi antici perchè la rosa che si ammala delle stesse malattie della vite in anticipo  permette al coltivatore di prendere  i dovuti accorgimenti per curare  la vite stessa.(Progetto riportato  di seguito)
 Le rose vogliono il sole
e d' estate vanno annaffiate tutti i giorni, in questo vivaio vengono coltivate 300 varietà di rose con la vasta collezione delle rose americane, le rose rampicanti inglesi, rose anTiche  botaniche e frutti del re Sole che risalgono all' epoca della costruzione della reggia di Versailles quando Luigi XIV affida a Baptiste de la Quintinie l' incarico di sovraintendere alla realizzazione e cura del frutteto e dell' orto che avrebbe dovuto fornire le mense reali di  di ortaggi , legumi e frutti anche fuori stagione. gli alberi da frutto specie meli e peri sia per ragioni produttive che estetiche assunsero forme plastiche, adatte a formare cornici alle aiuole di ortaggi come ai viali percorsi dalle dame della corte francese.... fascino e bellezza di cieli dialogano oggi in questo lembo di terra per donarci
emozioni da custodire nel cuore per ricordarci la bellezza e la poesia della natura per ricondurci all' armonia tra cerature e tra creature e creato per un inno di gioia cosi dolce ....... da suonare d' azzurri, da profumare di rose... e tornando a casa ho ritrovato queste poesie che vi dono scritte in periodi ed in luoghi lontani nel tempo e tra loro anche nello spazio rimandano alla rosa

HO RUBATO IL MIO BOCCIOLO DI ROSA
Il cielo sopra di noi,
il cielo e poi, le stelle
e poi il mare
e poi …una scala di legno.
Uno, due ,tre pioli
quattro, cinque e al sei,
oltre il muretto, un

bocciolo di rosa.
Lo guardo, lo colgo
e discendo dal sei

giù, fino a terra .
    Anch'io ho rubato
    il mio bocciolo di rosa
             alla vita che scorre


LONDRA E FIRENZE

FIRENZE ?

+ VOL ARE “ nella Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli +
Il rosso dei cappelli del corteo che ci fa impazzire; tutti insieme
verso la Natività !
La Madonna col Bambino di Filippo Lippi porta sul retro un disegno ;
forse l’autoritratto dell’artista ?

LONDRA 1

Post cards from LONDON

June
1994
July

-It was quite expensive but so exciting to travel in a black Taxi .

- Magic London, wonderful London,
- How can J live without London ?
- The city has conquered me !

J ‘m a queen ?
Sitting in a Garden with a tea cup in front of me,
What more can J want ?

Some sort of things are good
some are bad, some are stupid and this
coming to London is great !

The tube between earth and sun and
J am looking for blue sky.

The perfume of roses and birds
singing in a London garden
far away from the city

Bring a thoot brush and make
yourself at Home

In London J am struck
by contrast between
different ways of life..

Carmelina Rotundo

L o n d r a 1994
Ritrovarsi donna
sotto il tintinnio di foglie
ultime,fra margherite
piccole, piccolissime.

* * * * * *
Che cosa c’è esattamente
tra un mazzo di rose rosse
e un pomeriggio sui prati
verdi di Londra ? anche
il mio cuore non è riuscito
a saperlo.
Ahimè, soffio di vento ed oltre.
al di là, una carezza.

Queste margherite piccolissime
sembrano aver raccolto
l’incanto del sole
e la purezza della neve e a me
piace da morire guardarle senza
toccarle per amare ancora, ancora di più.
 carmelina rotundo
WINE & ROSES

Nei secoli passati, e anche fino a qualche decennio fa, era consuetudine piantare nei vigneti,in testa ad ogni fila di viti, una pianta di rosa; lo si faceva perchè la rosa va soggetta allo stesso tipo di avvversità e malattie della vite, ma più rapidamente della vite stessa. In questo modo, l'apparizione sulle foglie della rosa dei segnali caratteristici di una malattia consentiva ai viticoltori ad intervenire rapidamente, consentendo loro di curare bene i filari dei vigneti.

Oggi questa funzione è svolta da macchinari complessi, centraline che rilevano umidità, temperatura, quantità di luce, etc.,certamente molto più funzionali, ma qualche cosa di romantico si è dovuto abbandonare.

Quello che propongono i CAVINA è qualcosa di simile, ma più specifico, e precisamente, creare ua rosa da battezzare con un nome che richiami il  vino, e quindi piantarla, sia in testa ai filari nei vegneti, sia in prossimità delle cantine, etc.
In questo modo, la rosa si trasformerebbe in una specie di segno distintivo, che dice a chi passa: “Qui c'è il nostro vino”.
 sede delle ROSE di NICOLA CAVINA via Guardavia1/a 50143 firenze
 tel/ fax 055 704217 cell 3355398949
 email rosenic@tin.it
 web: www.lerosedinicolacavina.it