CHINI
Omaggio a Galileo Chini
La mia quotidianità,i ruoli .
madre,moglie,insegnante ,figlia …
ruoli che si sommano
incapacità,fallimenti,febbre,ospedale,
elettroencefalogramma piatto
inspirare,espirare,devi ,,,
giro di boa, cerco disperatamente,
cerco una boccata d’aria pura,
respirare luce tra le tenebre
riconversione richiamo
una occasione non solo epidermica.
ma una di quelle cose
che non bastano parole
a comunicare
che avverti che ti toccano,
ti penetrano nel cuore …..
E V E N T O O M A G G I O A G A L I L E O C H I N I
Un accadimento che riunisce,che fa parlare,che contagia e coinvolge la popolazione che amalgama l’unione nell’intero comune di Bagno a Ripoli,in nome
di galileo chini . Per lui si riuniscono tre frazioni ( notoriamente separate da
campanilismo) : Ponte a Ema, Grassina, Antella attraverso una serie di iniziative
coinvolgenti,eccezionali.
Altre coincidenze cementano l’evento.
Il 50.mo anniversario della fondazione del Circolo ACLI. Il primo nucleo delle
ACLI.a Grassina,formatosi nel 1947 fa nascere l’esigenza di costruire un edificio
che raccolga le attività realizzate da persone legate al mondo cattolico. esigenza che
si materializzerà nel 1953.. Un 25 Gennaio,memorabile per la popolazione intervenu-
ta all’inaugurazione a cui sono presenti, tra le varie autorità, Sua eminenza il cardi-
nale Elia Dalla Costa e il vice presidente del Consiglio dei Ministri Attilio Piccioni.-
Dalla voce del presidente Alessandro Calvelli ( un vero personaggio entusiasta e animatore) conosciamo i pilastri su cui poggiano le varie attività promosse
“Solidarietà , Cristianità,il Lavoro, la Pace sono i valori che ci riuniscono e che ci spronano a prodigare il nostro impegno nel sociale.”
Tra le iniziative del Circolo ACLI di Grassina.oltre ai numerosi impegni di solida-rietà verso i paesi del Terzo Mondo ( India, Perù,Brasile) organizza da diversi anni una qualificata serie di mostre di pittura ,rappresentazioni teatrali che vedono soprat-
tutto coinvolti i giovani, corsi teatrali specifici per portatori di handicap..
Per questi all’interno del Circolo è nata l’Associazione “Orizzonti” per il progetto di realizzazione di una Casa famiglia che ospiterà un gruppo di ragazzi Anche nella rievocazione storica “La Passione”di Grassina il Circolo ACLI contribuisce alle attività impegnanti tutto il paese ( seicento e più figuranti ) e con l’entusia-
smo che la caratterizza.
Alessandro Calvelli conclude la nostra intervista dando testimonianza dell’apertu-
ra di tutti a dare il contributo personale per la realizzazione nuovi progetti e della
capacità propositiva. del circolo ACLI con idee che mirino al miglioramento della vita politico-sociale del Comune intero di Bagno a Ripoli.
Un’altra fortunata coincidenza - ha sottolineato lo stesso assessore alla Cultura Maria Cristina Pedretti, persona molto professionale e coinvolgente - risale al Venerdì Santo dell’anno prima quando il sig. Paolo Chelli, collezionista di quadri propone e si dichiara disponibile a prestare la collezione di opere di Galileo Chini.
Tali coincidenze andavano per fortunato caso a collegarsi con fatti personali che mi
avevano spronata a non mancare a queste feste. Anch’io ero nata nel 1953 (il 24 No-
vembre) e avevo avuto un grande onore il 2 Febbraio di questo 2003, quando al com-
pleto il coro sociale di Grassina ( diretto da Ginko Yamada ) aveva inaugurato con
uno straordinario programma di canti popolari e lirici la 2.a edizione di una mostra di pittura ,mostra che costituisce per me uno tra gli eventi più straordinari che mi
potessero capitare. Nove artisti si sono ispirati con opere pittoriche al mio diario
1989-2001 e sono
Amalia Ciardi Duprè, Patrizia Della Valle, Rosalba d’Ettorre Yvonne DiPalma
Silvia Fossati. Patrizia Pandolfini .Manuela Minacci,Vincenzo Zappia, Maria, Selenia, Maria Teresa, Giuseppina, Cynthia.
Dodici Aprile
Una giornata davvero originale .:pioggia a gocce, sole, pioggia scrosciante tanto da rendere inutile l’ombrello.
Sullo stesso autobus ATAF della linea 32 il piacere e l’onore di viaggiare con il
curatore della Mostra, prof:Piero Pacini, conosciuto all’ APT grazie a Maurizio
Perugi ( impareggiabile direttore della rivista Turismo-Notizie). Il professore è ele-
gantissimo, raffinato di una signorilità esteriore che rimanda a nobiltà interiore ric-
chezza umana e culturale non comuni, si potrebbe dire un personaggio di altri tempi.
altri modi.
Al capolinea dell’Antella è lui a fare da pilota verso la vicina ven.le :Confraternita
di Misericordia di Santa Maria dell’Antella ( Via Montisoni)
L’ edificio è sontuoso ; mi colpisce per le sue linee architettoniche ; al primo piano l’incontro con la “vetrata” realizzata da Galileo Chini in cui,è narrata la vita di San
Benedetto.io vengo subito riconosciuta da una cantante del coro di Grassina. La pro- iezione di un video in cui suono ed immagini si integrano e si completano a vicenda ci propone le opere realizzate dal Chini nel Cimitero Monumentale dell’Antella,ci introduce alla poliedricità e grandezza di questa stirpe di artisti.; vetrate, ceramiche, affreschi ,.mosaici, pitture: Il tempo non esiste e quasi all’unisono ci spostiamo nel Cimitero monumentale della stessa Confraternita di Misericordia.
E’ eterno questo percorso dei vivi tra i morti,uniti dalla fede e dal filo dell’arte che travalicando i limiti del tempo e dello,spazio rende tutto presente ( Bizantini,ecletti-
smo neomedievale,la bottega del Quattrocento, l’arte del Siam l’amore per le illustra-zioni preraffaellite.l’influsso di Plinio Novellini per la tecnica del divisionismo pitto-
rico … le soluzioni decorative del periodo gotico,certe invenzioni dell’Art Nouveau e
Liberty.
Cromatismi e rispetto delle strutture architettoniche, professionalità e particolari capacità tecniche,apprese da Galileo sul campo accanto allo zio Dario restaurando cicli di affreschi pittorici ( già nel 1885 lo zio lo portava con sé a Serra Brunamonti
vicino a Gubbio in Umbria, dove decora il castello dei principi Torlonia e dopo la morte dello zio (1897) Galileo porterà da solo a termine il restauro degli affreschi di
Santa Trìnita ,intervenendo in vari edifici civili e religiosi dell’area fiorentina, a Volterra, nei dintorni di Siena,di Grosseto e altrove.
Dal punto di vista artistico fondamentale era stata stata anche la scuola professio-
nale di decorazione di Santa Croce e la libera scuola del nudo dell’Accademia di
Belle Arti di Firenze,dove conosce Vittorio Giunti e Giovanni Montelatici con i quali fonda la Manifattura “Arte della Ceramica”, manifattura dove nel 1899.entra
il cugino Chino e la cui direzione nel 1900 è trasferita invia del Ghirlandaio
Importante il soggiorno nel Siam ( 1911),dove Galileo decora la sala del trono. Il
percorso tra sepolcreti e cappelle private è indimenticabile agli occhi e per il cuore;
due immagini “ non lascerò “più tanto mi hanno colpita l’affresco nella cupola dell’arco centrale.
“” In un campo di policromia d’oro, come se fosse il cielo agognato,
gli angeli portanti i simboli della fede religiosamente cantano parole
della vita promessa e dolcemente accolgono le anime ( interpretate da simboli) detta decorazione sarà dipinta ad affresco su fondo oro
( foglie di zecchino ) geminato e ricco di decorazione descrittiva l’idea
esposta sarà intonata all’architettura dell’ ambiente ispirato alle tradizioni
nostre , conservando la mia personale aspirazione artistica “
(da una copia della perizia dei lavori che il 19 Giugno 1910 Galileo manda
al Consiglio d’Amministrazione della Misericordia )
L’altra opera che mi colpirà è il dipinto a tempera sopra l’altare dedicato a San
Silvestro ( 1946 ) dove è il dolore protagonista, un dolore muto per la prematura scomparsa della figlia Isotta ritratta di spalle ai piedi della Croce.
Intrigante ricchezza artistica culturale che sto conoscendo e che mi porta ad aprire un dialogo con una signora che solo dopo scoprirò essere Paola Polidori
Chini , nipote del Galileo.
Ha una sensibilità particolare “ di discendenza” ed un amore traboccante per l’arte
talmente profondo che mi conquista letteralmente; E’ lei ad offrirsi gentilmente di ac-
compagnarmi nell’Oratorio di Santa Caterina dove mi offre la possibilità di arricchire
questa contingente eccezionalissima conoscenza artistico-culturale, infiniti paesaggi
di anime che si lasciano guardare-
Rimango colpita dall’atmosfera che circonda questo luogo tra il verde ricchissimo
all’interno di affreschi alle pareti (mi ricordano Assisi e Giotto).Nella parte bassa sono state
esposte opere del nonno. Nei dipinti “Gli uguali” il dolore, la sofferenza umana è protagonista, ne siamo coinvolti ; allora la guerra,oggi questa scoppiata nel 2003 che tutti ci tocca,ci vede “uguali”!
So ancora che Paola è un’artista che dipinge su stoffa , lei che racconta ed io non
vorrei più lasciarla.
Mi accompagna alla fermata del 26 di Porta a Prato per permettermi di prendere le
bimbe e ritornare la sera.
Con Maria,Maria Teresa,Stefano,Sara e Nadia riesco così ad essere presente alla inaugurazione alle ore 21 alla sede del Circolo ACLI di Grassina,
La serata è resa “calorosa” “partecipata”.dall’impareggiabile assessore Maria Cristina Pedretti,,al presidente del circolo ACLI Alessandro Calvelli,al prof:Piero Pacini a Roberta Tucci, Giuliana Righi che si sono prodigati oltre modo : Ho il piacere di incontrare due conoscenze
di lunga data, il fratello di Romano Balatri e l’artista Angelo Falmi
Il commento del prof, Pacini alle diapositive ci fa capire ancora meglio la
personalità il lavoro dei Chini, Dario.Galileo, Leto, Tito così intenso,così forte,così straordinario è piacevole sapere anche del lavoro di decorazione alla Villa Scalini a Carbonate sul lago di Como. ( ne avevamo parlato con Sarah e Sira Borgiotti pochi giorni prima riferendoci alla maestra Donata che vive in provincia di Como illustratrice impareggiabile del mio diario di Fano) e del lavoro alle Teme di Salso-
maggiore.
La presenza di Paolo Chelli, il collezionista e la partecipazione della popolazione
di Grassina rendono più accogliente questa piccola,ma preziosa mostra di cerami- che,di dipinti di paesaggi.
Ripasso con la mente tutti questi momenti per non scordarli mai più, come sono felice di avere conosciuto tutte queste persone così coraggiose e intraprendenti,
così preparate e così impegnate a portare avanti i messaggi d’arte nel sociale coinvolgendo la gente di Grassina in una maniera che a dir poco sbalordisce
Regia perfetta per un evento straordinario, tutti insieme entrati a far parte del
cammino artistico dei Chini arricchiti di qualcosa di invisibile,ma molto prezioso
e ci sentiamo pronti ad affrontare il presente a progettare il futuro con maggiore
fiducia..l’Arte ,quella grande Cosa che unisce tempi e luoghi che rende tutto “presente”
che fa luce tra le tenebre della barbarie facendoci volare ..desiderio di ali.
CARMELINA a Paola Polidori Chini
felice d’averla conosciuta
ed a tutti coloro che hanno permesso
il concretizzarsi di tanto giocondo evento
esaudendo quel desiderio di volare..
Carmelina.
( Supplemento di notizie)
CHINI, Galileo(Firenze,1873 – Lido di Camaiore (Lucca)-1956.
Pittore ceramista. scenografo,italiano.
Fondatore nel 1897 della Società Fiorentina “ Arte della Ceramica”
espose con successo alla Mostra delle Arti Decorative di Torino nel
1902--- affermandosi come uno dei più valenti ceramisti liberty.
( es.Boccale, 1900 –Lido di Camaiore, Collezione E.Chini)
Pittura. Espose alle Biennali di Venezia dal 1902 al1914 ( Esempio
“La primavera che perennemente si rinnova”( 1914) donde l’invito
del re del Siam a decorare il palazzo reale di Bangkok .
La città di Firenze ha dedicato a Galileo Chini una via che si trova
nella zona dell’Isolotto, da Via Torcicoda a Via del Palazzo dei Diavoli..
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