Carissima Carmelina,
ho,letto e riletto con cura il tuo diario. Che emozione! Hai saputo regalarci, in queste tiepide giornate autunnali, un angolo d'estate. Come è bello sognare ad occhi aperti e rivivere ricordi di esperienze in luoghi conosciuti, con persone SPECIALI...
Carmelina sei mitica!
Come posso descriverti la gioia che ho nel cuore?
Con te Milano diventa una poesia, il mio paese d'infanzia un borgo di favola, le persone che hai descritto...personaggi incantati!
Ho apportato alcune correzioni al testo e ho messo in grassetto le parti che secondo me dovresti rivedere.
Sei stata molto precisa nelle descrizioni.
Grazie di questo bellissimo dono. Un bacio alle ragazze.
AVVENUTE
cose reali che appaiono favole vissute da
Carmelina Rotundo
Scintillanti…
scintillanti di amicizia,di felicità,di verdi, di azzurri di gialli aran-
ciati di sole, di quel non so che , che solo il cuore sa, pirotecniche
ancor più belle dei fochi per San Giovanni sull’Arno, questi giorni
erano esplosi in pieno Luglio …ma andiam per gradi a raccontare
di gente d’animo nobile, ricca di intelletto, di contesse e santi,di po-
litici ed attori, di orti e di parchi.di cose piccole e di cose grandi. in-
dissolubilmente unite le une alle altre, di.. e di ..
“ Quel ramo del lago di Como ,che…”.
Era stato il CISALPINO, treno giornaliero Firenze SMN- Zurigo
diretto per Como ad annullare con la sue veloce corsa il tempo e la
distanza tra le due nostre città . Donata e la sua famiglia ci avevano
invitate in una contrada d’Italia a noi ancora del tutto sconosciuta in
terra lombarda….
La dolcezza,la grazia,il buon gusto e il buon umore di questa mia
collega maestra ,conosciuta a Fano , mi erano ben note ed un filo di col-
laborazione ci aveva ancor più legato oltre il tempo e la distanza :
la geografia dell’ Europa spiegata da Donata ai suoi alunni attraver-
so i miei diari pubblicati dal pof. Giulio Prevedello su
http://tundoro.altervista.org
(sito direttamente accessibile da questo blog andando su
sito web di carmelina
dove a commenti potrete lasciare una parola grazie)
la realizzazione di ben sette volumi unici e coloratissimi nelle scuole
di Appiano Gentile( 3 volumi sono pubblicati su questo blog a
COME TI SPIEGO LA GEOGTRAFIA ;
la partecipazione con l’intera classe al concorso
sulle strade della mia vita , bandito da lib(e)ramente che aveva condot-
to alla stampa di un bel volume curato dall’impareggiabile Ilaria ,.li-
bro che si era dimostrato affresco di storia di vita,di ben 136 persone
di ogni parte d’Italia ed ancora la bravura di Donata nel creare gio-
ielli….
L’arrivo, per la prima volta nella mia vita, alla stazione
di Como del nostro “Cisalpino” è salutato festosamente da
Vittorio e da Donata … il giro del lago ,oggi tranquillissimo
che accoglie sulle sponde tanta gente per la passeggiata al
tramonto.
La grande e bella casa dove siamo ospitati trova posto
nel centro di Montorfano ed è qui nell’ orto-giardino che
abbracciamo con gioia Marta, Matilde ed il piccolo Dario
La passeggiata alla scoperta del lago di Montorfano costeggiando
il lungo e alto muro a sassi ( chissà perché mi torna in mente la favola
del “ principe felice” di Andersen) che ci separa dalla proprietà della
contessa Barbavara,la quale è padrona del lago ed attuale sindaco
del paese.
E’ di giorno che il lago di Montorfano ci accoglie sulle sponde
del “ castagno” per un bagno festoso,allegrissimo tra spruzzi e giochi
Matilde,Sara,Nadia,Marta e il piccolo Dario.
Alcuni giovani hanno ,in un sacchetto azzurro ,del pesce.
Mi soffermo dall’acque a guardare il castagno,pianta che ha parte delle
grandi radici all’aria; la terra se la va portando via il lago.in alto alcuni
rami appaiono neri,sofferenti.;
La giornata prosegue tra azzurri, verdi,tra ricordi e progetti.
Della passeggiata nel bosco mi colpisce la freschezza tenuta dalle
fronde dei grandi alberi.gli intensi colori di cespugliose ortensie,
ortensie bellissime, le più belle che io abbia conosciuto, come mi
piacciono ! sono … sono davvero uniche,mi ripeto a voce alta e con
lo sguardo le cerco e le ritrovo,le perdo e le ritrovo tra giochi di verdi ;
come le vorrei con me per quelle loro rotonde corolle a palla,per le foglie,
per quei colori che
raccontano di abissi e del cielo che vivono per farfalle ed uccellini per
mille e più voli di fantasia.
Amor che a nullo amato
amar perdona.
A MILANO …
.. non ero mai stata. L’unica persona che vi conoscevo è Nobu
( che attualmente vive ad Osaka),
l’architetto giapponese lì aveva studiato e del duomo mille e più mera-
viglie mi aveva raccontato ; nei lontani anni ’70 Nobu illustrava alcune
mie poesie dedicate a Perugia.
A Luglio del 2004 era così giunto il tempo della mia scoperta di que-
sta grande città.
All’uscita dalla stazione Donata non manca di farmi notare la moder-
na scultura che introduce all’operosità dei cittadini :
un grande NODO di metallo va sciogliendosi per divenire filo infila-
to nella cruna dell’alto ago ; le bambine che non ardiscono commenta-
re si divertono un mondo a toccare,salire e scendere per le volute che il
filo fa. L’allegra brigata delle 6 : Donata, Matilde ,Marta con me , Sara
e Nadia si imbatte nel parco del Castello sforzesco. grandioso maniero
che affascina, invita a volare con la fantasia .. ai tempi del fossato pieno
d’acqua ; oltre l’abbassato ponte levatoio. espugniamo le bellezze degli
spalti,dei merli ,degli archi acuti oppure a tutto tondo ; ci colpisce quello
straordinario elenco dei musei da visitare e le mostre.
Vado raccontando a Donata che in Portogallo, allorchè eravamo anda-
te a fare il biglietto per visitare il castello ci venne detto che quel giorno
era tutto gratuito ; che anche qui una delle custodi si avvicina invitandoci
ad entrare perché fino al 3 Agosto 2004, guarda caso l’ingresso è libero
Io e Donata non indugiamo. anche se Sara e Nadia sembrano contrariate.
Museo della Preistoria ,
Egizio.
Pinacoteca
Galleria d’arte moderna,
( dalle pietre,alle mummie, ai papiri, al Mantegna. al musicale Kandiski,
Burri ,Balla, Soffici,Picasso…)
E’ incredibile la scorpacciata di bellezze di cui godiamo a piene mani
così dateci in dono e a girare tra quelle sale ci sentiamo un po’ regine
L’uscita ci avvicina alla fontana : zampilli piccoli e grandiosi ci abba-
gliano ed è immancabile una foto.
Lungo via Dante non mancano le sorprese. Le vetrine fanno già bella mo-
stra, di merci,di prezzi e di sconti e la sosta al negozio dei saponi naturali,(manca qualcosa)
Al Mac Donald ci concediamo uno spuntino per poi dedicarci comple-
tamente alla meraviglia delle meraviglie : il Duomo di Milano, la cui fac-
ciata frontale è però coperta da impalcature .Ci accontentiamo di sbircia-
re le guglie in alto appena scoperte. Circondiamo l’edificio da destra e
sinistra per ammirare le laterali ricche di rilievi di statue, trafori a non
dirsi.
L’interno del Duomo è letteralmente grandioso : vetrate multicolori.al-
tissime che raccontano storie sacre del vecchio e nuovo testamento ,
Eleviamo il nostro cuore ;ed ancora le meraviglie del pavimento di marmi
Intarsiati, organi (Marta, la figlia di Donata suona quello della sua
parrocchiale a Cascina Restelli divinamente ed ha appena 11 anni),
la selva di colonne bellissime,altissime.
Chissà perché mi torna in mente la passeggiata nel bosco nel,lago di
Montorfano. All’uscita Nadia vorrebbe salire sul campanile per toccare la
Madonnina d’oro.
Galleria Vittorio Emanuele II°: vero salotto di eleganza,negozi di
alta moda. cartoline con inseriti ritagli di cuori e di baci,
Negozio Swaroski.il teatro della Scala tutto incartato ; sulle strade
tranvia , antichi e modernissimi aerodinamici circolano contemporanea-
mente immergendoci in una strana alchimia di antico e moderno di
caos e di calma. –
Prima di riprendere il trenino delle ferrovie lombarde,l’incontro col
fioraio. E’ seduto su uno scalino ; va componendo mazzetti di boccio
li di rose che unisce per forma e colore, arricchendo quei petali di
gocce di rugiada ed a tutte noi sei vien desiderio di prendere in mano un
mazzetto di quelle sculture di natura e qualcuno passando e vedendo
intorno al fioraio quel capannello,con la macchina fotografica.grida
Lo sapevo che un giorno saresti diventato famoso !
Per quei boccioli di rosa sarei rimasta a Milano per andare alla Scala
a ricoprire di petali tutto il suo palco e poi da vicino alla Madonnina
d’oro sulla guglia più alta del Duomo, far volare petali ed ancora peta.
li a profumare per un giorno ogni angolo di Milano e ad ogni passante
raccontare del fioraio di Milano,delle sue rose e della sua rugiada
se non sono favole .
I pasti , che bellezza d’allegria,
tra un filare di viti,alti alberelli d’alloro circondati da folti cespugli di
piante di calle di questo periodo sfiorite sotto la chioma del grandioso
pino marittimo di fronte ad un’ alta palma, tre ora piccoli cipressi che
ci raccontano essere stati tanto alti da superare i tetti di tegole rosso-mar-
rone delle case di Montorfano.
Adriana e Giordano che arricchiscono i nostri giorni con loro che
sono rispettivamente la mamma e il papà di Donata. Non ci si stan-
cherebbe mai di stare ,di parlare tanta la loro amabilità, Adriana nu-
tre una passione per i fiori che cura amorevolmente nell’orto giardino
ed è di una religiosità pura e santa, dalla sua bocca non odi mai brutte
parole o dicerie : tutte le inquadra nella grande armonia che unisce crea
to e creature , saprò ben presto che è bravissima cuoca e sarta sovraf-
fina ; la sua polenta è davvero buona ed il mio completino azzurro è
davvero valorizzato dal suo tocco d’ago e di filo
Amabilissima nonna, non lascia mai nulla di intentato a rendere gioiosa
la giornata dei bimbi tra i quali per dolcezza si sta facendo conoscere la
la piccola Margherita che ha un fratello ugualmente amabilissimo,Ema-
nuele.
Giordano,il marito di Adriana, in un’ora riesce ad inquadrarmi storia-
vita. economia nobiltà di Montorfano: Con semplici parole dà il senso
della caducità di ogni cosa umana… dalla sera alla mattina, !!
Mi rende animato davanti agli occhi l’affresco di avvenimenti di que-
sto che è il primo paese della Brianza con il castello di Federico
Barbarossa, un castello dove gli eserciti, si parla dell’anno mille,
potevano resistere sino a due anni,tanta la quantità di viveri che qui ve-
niva custodita.
Ricordo i versi del Carducci,nella canzone di Legnano
Sta Federico imperatore in Como.
Di esso ormai non rimane che un rudere ed il lontano ricordo del
Federico; ma sul Settimanale di Como (num.30 del 24 Luglio) si leg-
ge del desiderio e della volontà di valorizzarlo
Sullo stesso numero si trovano molte notizie storiche di Urago e di
Montorfano, con documenti sull’economia locale.
Una cava c’è sempre stata a Montorfano e tanti sassi ha dato per rea-
lizzare costruzioni ,chiese (quella del Corpus Domini a Milano per
esempio ) muri tutti giocati sul punto di equilibrio tra sasso e sasso
e , successivamente, questo materiale veniva portato per fare l’Auto-
strada del Sole… tanto che il nostro monte mi porta a vederlo dall’or-
to giardino è tutto deformato . Tra le piante spiccano castagni ed uccellini vi fanno
il nido , merli, tantissimi passeri, corvi, falchetti…
Dopo la guerra il monte era diviso in due proprietà di due fratelli ;
da una parte si ergeva il Sanatorio dove venivano curate da questo me-
dico le malattie dei polmoni ; dall’altra c’era il frantoio per macinare
i sassi con tutto un sistema di carrelli che andavano su e giù per il
monte. Quest’attività cessò dall’oggi al domani, quando il fratello morì
in un incidente stradale sull’ autostrada del Sole. Il giorno dopo i carrelli
erano fermi e le rotaie vennero tolte.
La vita è così : ci vuole tanto per costruire, realizzare e un nulla basta
per finire e scomparire. Dopo l’attività della cava a Montorfano ci fu
l’allevamento del baco da seta..
Le piante del gelso erano dappertutto nella campagna ( anzi c’era
una legge di Mussolini che imponeva un certo numero di piante)
ed anche noi si dormiva sotto i soppalchi dove c’erano i bachi da
seta. A Como fiorirono in poco tempo dall’oggi al domani piccole e
grandi industrie della seta che resero fama ed onore a tutta la città nel
mondo intero e di cui attualmente rimane ben poco.
Io stesso andavo ad una stamperia per realizzare disegni su seta per
cravatte,camicie,abiti
Non si stampavano più di 7-8 metri al giorno di stampato a mano
I ritmi andarono aumentando nel giro di 30-40 anni e di quelle stam-
perie non ne rimangono che 3 o 4 in tutta la provincia ed a Como
cominciò la crisi, le piccole e grandi industrie sparirono così come
erano sorte dall’oggi al domani
In un anno di lavoro c’era chi era diventato milionario, ma andò che
con la crisi tutto scomparve ed anche a Montorfano non rimase più
una pianta di gelso.
Tra le attività.Giordano ci tiene a ricordare quella dei pescatori.
Il lago era ricco di pesce, boccaleone, pesce persico,pesce sole,tinche
anguille…. questo di Montorfano,mi spiega. è un laghetto di sorgente
e d’inverno si ghiacciava tutto tanto che ci si poteva camminare sopra
da una sponda all’altra .
Molti lavoravano a tagliare il ghiaccio che mettevano nella ghiacciaie
scavate sotto terra,per poi d’estate caricare nei sacchi e portare a
Milano. Dopo il 1960 viene vietata l’attività per l’igiene e le ghiac-
ciaie anche quelle del lido di Montorfano l’hanno coperte: anzi per
qualche anno un brasiliano ci fece sorgere un allevamento,di funghi.
Oggi abbiamo il percorso di golf, gestito da Villa d’Este che ospita attori e
politici nel lussuoso hotel a Cernobbio.
Giordano tutto sa ,tanto ha vissuto partecipando e vivendo la storia
e l’economia di questo paese della Brianza e con lui rivedo l’interno
dell’accogliente e linda casa di Donata ( la CA’ del Cichinela) che si
apre su un cortile su cui si affacciano diverse abitazioni abbellite con
fiori, fioriere di legno intarsiate a cuori ,mentre altre finestre danno
sull’orto giardino ( prezzemolo,basilico,finocchio,,timo,salvia, rosma-
rino,pomodori,fagiolini,zucchini,menta ,melissa ,,)
Ogni ora, il rintocco delle campane sul campanile della chiesa di San
Giovanni,oggi regolato meccanicamente ,ma un tempo suonato a corda
e Giordano con la gioia negli occhi ricorda quando da ragazzino andava
ad aiutare il sacrestano e saliva su e giù per quelle corde….
Ed è Adriana a regalarmi un prezioso volume:Montorfano ieri ed oggi.
scritto dal precedente parroco don Eustorgio Mattavelli.stampato nel
Giugno 1977 dalla Tipo-Lito P.Cattaneo ad Oggiono che porta in co-
pertina una preziosa mappa dl 1692,conservata all’Archivio di Stato di
Como. Volume offerto a tutti coloro che desiderano conoscere Montor-
fano .
“ Montorfano “ perché è lontano e disgiunto dagli altri monti, e per
questo il villaggio riceve il nome di Montorfano ; sulla solitaria altura
i ruderi dell’antico e storico Castello,
Nella morfologia del paese,il monte e il placido laghetto sono tipici.
Sullo stemma tre stelle significano le antichità del paese :la palafitta.
la necropoli,le epigrafi.
Da Adriana saprò i detti popolari :
Fa balà gli occi
zucc’ e melun,la sua stagiun
Piacevolissimo l’incontro con la zia Elide che ha Grillo, il cane più sim-
patico che ci sia ; ha dedicato la sua vita allo studio della vita dei santi ed
ai pellegrinaggi con l’Azione Cattolica ; al Vaticano è stata numerose
volte, ha conosciuto padre Pio da Pietrelcina e Papa Giovanni ,, a me dona
la rivista di Gemma Galgani delle suore di Lucca,
Il piccolo ,ma grazioso mercato di Montorfano a fianco del parco giochi
ci permette di conoscere la gentilezza di Dario ,il venditore di dolci, che ha una banca-
rella davvero unica coloratissima , profumatissima.
Sara e Nadia ricevono per due €uro un bel pacchetto di caramelle ; il Dario si
innamora della collana di dolcetti e dei gelati, di meringhe.dolci,dolci. Anche Mar.-
ta e Matilde con due €uro uguagliano Sara e Nadia e tutte
insieme sono felici di poter gustare caramelline in quantità ; anch’io compro cin-
quanta centesimi di liquirizia pura, di cui vado letteralmente ghiotta.
C’è poi il banco degli alimentari, quello degli abiti e quello delle calzature. do-
ve l’intradito fa da padrone in questa stagione.
Giochiamo nel parco gustando i dolcetti d’ogni tipo,colore e forma, godendo di
questa calma in un paese che, so bene, quando partirò mi mancherà, mi mancherà
davvero.
Giovedì al grandioso eccezionale mercato di Erba.
Vi giungiamo di buon mattino, godendo di un bellissimo percorso…ancora non affollato
e gustando profumi,aromi di tante prelibatezze di ogni tipo , formaggi, anche di capra,
dal banchetto preferito da Donata,fornitissimo, affollatissimo.
Sulle bancarelle dei vestiti ognuno di noi riesce a realizzare i suoi sogni : completino
azzurro intenso per Nadia e per Sara,uno anche per Matilde e Marta a soli 5 €uro. Io
compro quel completo tre pezzi azzurro per 12 €uro che Adriana valorizzerà.
Non poteva mancare la fermata a Radio Maria [ in via F. Turati 7 –22036 Erba .CO ]
accogliente e pulita sede dove la volontaria di servizio,Chiara, ci guida per le sale di registra-
zione sino alla cappella dove in penombra c’è un crocefisso molto toccante, il capo di
Gesù completamente reclinato,coperto dalla fitta corona di spine e il corpo è sanguinante.
Vicino a noi un clavicembalo . ci piace fare una sosta in preghiera per poi risalire e conti-
nuare il dialogo con Chiara che ci fornisce i cataloghi delle videocassette.
Mi viene in mente di parlare dei miei studenti all’Università, al primo anno di scienze del-
la formazione primaria, i quali hanno fatto un bel lavoro su alcuni maestri contemporanei.tra
cui Maria Elisabetta Mazza,fondatrice delle Piccole Apostole di Bergamo. propongo di man-
dare via e-mail in nostro lavoro a padre Livio ,direttore di Radio Maria e Chiara gentilmente
mi informa sull’indirizzo redazioneerba @radiomaria. org
A Settembre ne parleremo con Donata . Non andremmo mai via, ma le bimbe ci richiamano
all’orario e dopo la sosta nella chiesa di San Giacomo ci incamminiamo al parcheggio dove
Donata aveva lasciata l’auto per ritornare a Montorfano
La visita a Radio Maria,se pur veloce mi resta nel cuore ed ora con una devozione più intensa
l’ascolterò, così come consiglierò di seguire le lezioni del prof.Lombardo e di altri esperti della
educazione agli studenti per i quali sto approntando una griglia. speriamo interessante di proposte da sviluppare insieme. Che bella questa finestra sulla educazione dei giovani che si è spalancata
nella mia vita ,ringiovanendomi e dandomi tanta e tanta gioia perché è nella mani di questi giovani
il futuro dell’educazione, il futuro dell’amabilità della nostra vita…
Voglio offrire quello che posso ed anche questo mio venire ad Erba alla redazione di Radio Maria
non è stato casuale . Se sono rose fioriranno.
Sono ancora le sponde del piccolo e lindo lago di Montorfano ad accoglierci per tuffi sereni sulla spiaggia affollatissima questa volta vicino all’hotel Sant’Andrea.
Dopo,il bagno non resistiamo alla tentazione di oltrepassare il cancelletto aperto per scoprire le bellezze e l’eleganza del ristorante Sant’Andrea che è anche albergo di lusso.
La nostra presenza di estranei viene notata dal cameriere che ci invita a tornare alla spiaggetta essendo questa proprietà privata.
Nel ritornare sulla strada principale dove Donata ci attende abbiamo tempo di ammirare la miriade
di soffioni di fiori a campanellina ancora in boccio a raccoglierli per un mazzetto da mille e una notte. La natura sta donando a piene mani le sue bellezze…
…ed è Venerdì il giorno programmato per la tanto attesa gita sul lago di Como.
Si aggiunge intanto la piacevole compagnia di Francesco,fratello di Tommaso,
cugini di Marta e Matilde
Dal pontile un ampio paesaggio..
Dondolano onde impertinenti,volano gabbiani, gocce nell’acqua.
La prua del battello va incontro a montagne azzurre che sembrano
allontanarsi da noi sempre di più .
Rumore d’acqua costante.un gabbiano ci fiancheggia ; le strade nascoste dal verde,lasciano
intravedere di tanto in tanto auto camion in transito
Verde verdi con sfumature di marrone.ruggine caldo
qualcuno che sfidando l’inquinamento si getta nel lago dalle sponde e che non sfugge a Nadia
che gli fa un applauso.
Scoprirò ben presto la simmetria di questi paesi che si affacciano sul lago,; il nucleo principale
vicino all’acqua. risalendo poche case,l’immancabile chiesetta col suo campanile che batte le ore.
della giornata e della notte.della vita operosa e del riposo.alcuni piccoli cimiteri. ; mi colpisce in
uno di questi la piramide. Non mancano le ben tenute ville di Cernobbio, Villa Erba, villa d’Este, la villa acquistata a Laglio da George Clooney.l’attore americano innamorato del lago di Como.
Colori accesi,di giallo, persiane azzurro intenso, paesaggi da godere con gli occhi che ci conducono oltre l’isola Comacina fino a Bellagio ( perla del Lario )
( da Donata avevo appreso in occasione della nostra visita a LARIO-libri che è questo il secondo nome del lago di Como )
La passeggiata sotto gli alberelli dalla rotonda chioma, caratteristici di questi posti per sedersi sulle panchine ad ascoltare il lago a guardare gli uccellini che saltellando e beccando ci vengono vicino…la passeggiata sotto il porticato ci porta a scoprire vetrine una più bella
dell’altra, la seta di Como,le borse di paglia. quelle delle oreficerie dove fanno bella mostra monili di ogni
foggia ed ,alzando lo sguardo, scopriamo i personaggi del presepio.davvero unici,.Mi ritornano subito in
mente quelli creati dalla mia amica Angela Tripi con la quale abbiamo in ponte la scrittura di un libro
autobiografico : La vita di due donne,una toscana e l’altra siciliana attraverso il Presepio. Io non resisto
alla tentazione di avere conferma della mano di chi ha realizzato questi splendidi personaggi la cui eleganza
di portamento e la particolarissima espressività del volto non può che affascinarmi.La conferma da parte del-
la signora all’interno è immediata : “Angela Tripi è la realizzatrice di quei personaggi in vetrina e - se volete
saperlo – aggiunge – nel negozio di mio figlio potrete ammirare la collezione completa “
Tutti, come calamitati da questa visione.,raggiungiamo in men che non si dice l’altro negozio in cui veniamo
introdotti a contemplare gli Angeli di Angela Tripi quelle meraviglia di natività che nessun altro come Angela
Tripi sa realizzare.
Per le scalette a ciottoli raggiungiamo Bellagio alta per percorrerla tutta verso la biblioteca,la chiesa,il muni-
cipio ; oltre,nella piazzetta ci dissetiamo alla fontanella e volentieri facciamo una sosta ad assaggiare il gelato,
Io,per la prima volta alla liquirizia per una “scorpacciata” di belle cartoline alla Cartolibreria Moderna di L:Ga-
lardini in piazza della Chiesa. Una sosta al negozio dove creano originali addobbi per l’albero di Natale ed in un
negozio vediamo buste di pasta originalissime, una addirittura contiene “sombrero di pasta”
Una veloce preghiera nella Chiesa di San Giacomo tutta in penombra.
Il ritorno sul battello “ L’innominato “personaggio sulla cui identità lanciamo una scommessa tra le bimbe. Sarà
Nadia che informatasi dal marinaio dell’imbarco a dare la risposta. l’innominato è il personaggio dei Promessi Sposi
del Manzoni che appoggiato da Don Rodrigo ostacolò le nozze di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella.
Arrivati a Como
ci tuffiamo letteralmente alla fresca fontanella di Piazza Cavour per poi andare ad ammirare il Duomo,ricco anch’esso
di vetrate multicolori, di arazzi e dell’antico organo ..All’uscita è piacevole soffermarsi ad ammirare, incastonati nella parete,i monumenti dedicati a Plinio il vecchio, a Plinio il giovane, gli storici dell’epoca romana qui nati, come a Camnago Volta, vicino a Como, ci ricorda Donata, nacque anche Alessandro Volta, l’inventore della pila.
Nella banca della piazza principale, lavora Flavio, il papà di Francesco e Tommaso,
Il corso è amabilissimo con i suoi grandi ordinati negozi.
Il ritorno a Montorfano è caro.
Sabato , sorpresa di temporale con tutte le regole e tutti i crismi.
Lampi,tuoni e fulmini, pioggia scrosciante ora tenue ora costante che cessa solo nel tardissimo pomeriggio
provocando l’annullamento della grande festa del paese.la commedia comica ed i fuochi d’artificio.
Donata che non si è persa di coraggio ha organizzato per la giornata il laboratorio per la realizzazione di col-
lane ,anelli. braccialetti che ci dona rendendoci ricche e scintillanti di perline,colori e trasparenze.
Alle 18 ad ascoltare la messa nella chiesa di San Giovanni dove il parroco fa una bella predica sulla preghie-
ra e sulla necessità di pregare. L’organo accompagna piacevolmente ogni momento ; a leggere le letture c’è
Daniela la sorella di Donata,la madre di Francesco e Tommaso.insegnante elementare anche lei.
La sera ritorniamo a costeggiare il muro a sassi della contessa di Barbavara per una tranquilla passeggiata
.Domenica .Il sole è sorto di nuovo con tutti i suoi raggi illuminando quell’orto giardino cos’ delizioso,così bello
che ogni mattina mi piaceva guardare dal terrazzo della camera.
Lo scampanio della chiesa di San Giovanni richiama alla messa i fedeli
Il caso vuole che vengano celebrati due battesimi di due bimbe a cui viene imposto lo stesso nome ,Francesca.
Il pranzo graditissimo, dopo l’interruzione di ieri, di nuovo all’aperto ed il pomeriggio a sorpresa : il Vittorio che
porta i bimbi a Sant’Andrea per il bagno ed io e Donata che ci dedichiamo a Cantù.grande ed elegante paese per
veder anche là la mostra dedicata a Bruno Munari nella Galleria del design e dell’arredamento in Piazza Gari-
baldi 5.
[ 22063 Cantù (Como) telefono 031713114 fax 713118 ]
galleriadesign@ clac00.it
La copertura a vetri mi rimanda alla fondazione “ Il Fiore” di Alberto Caramella.di cui molto avevamo,parlato
con Donata per quella nobile missione di portare avanti la poesia del mondo nel Mondo.
Quante sorprese di oggetti.di libri,di mobili,di mille e più invenzioni.alcune delle quali fanno parte della nostra
vita !
I negozi per il corso Matteotti sono favola e così il Bar Storico con i dolcetti tipici.le grandi coppe di gelato
le grandi scatolone di chypscup. le tante piccole scatole delle pastiglie Leone.
Una puntatina tutti con le due macchine sulle sponde del laghetto di Al serio per ammirare il mercato dell’antiquariato, bambole,monili.
Alla sera Michela ci invita a casa per ammirare una xilografia del pittore dei fraticelli, quell’inimitabile Norberto
di Spello.
Lunedì , la riscoperta di piazza Roma.col monumento ai caduti, la pizzeria,il saluto a Gesù e Maria
nella chiesa le bambine ritornano per l’ultima volta dalla Pierina ( già di lei ancora non si era fatta menzione, ma lei aveva preparato quasi tutti i panini per i nostri viaggi)
Il Panificio Alimentare. via Brianza 2 ,è aperto ed a Sara e Nadia per il ritorno regala due pacchetti di gomme.
I saluti ad Adriana e Giordano.
Come sono volati questi giorno reali che tanto somigliano a favole !
“ Nadia vorrebbe rimettere indietro le lancette dell’orologio”.
E intanto m’è venuta voglia di rileggere i Promessi Sposi,
che appena giunta a Firenze troverò a prestito alla Biblioteca
Levasti..
Dedicato a Donata
alla sua famiglia
a tutti i suoi cari con cuore.
Vostra Carmelina con Sara e Nadia
18- 26 Luglio 2004 -
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