Sulle ALI della LIBERTA' l'invito ,rivolto dalla professoressa Carolina Mazzetti ed intorno a cui ho cercato di riunire pensieri, immagini ..
la canzone di Modugno volare, volare nel blu, dipinto di blu... le ali, il blu , il cielo e qui siamo tra i paracadutisti uomini e donne che vivono in parte nel cielo godendo di quella libertà che solo il volo, il contatto con il cielo, nel cielo puo' dare!
Alla parola libertà ho associato tante parole quali:
di espressione, stampa, religiosa, politica
di pensiero..
Ponendo domande ad amici su che cosa pensavano della libertà ottenevo risposte quali:
non sappiamo quanto siamo liberi in Italia basta spostarsi in altri paesi per rendersi conto di come venga calpestata;
la mia libertà termina dove inizia la libertà dell' altro:
la libertà non è uno stato di essere, ma una continua conquista a cui si tende senza, forse mai raggiungerla e questo è il bello della libertà: una continua tensione, un costante desiderio,una bellissima speranza;
anche nell'insegnamento si parla di libertà la scuola intesa come,laboratorio dove la teoria si confronta e si potenzia con la pratica e, dove la condivisione dei saperi offre la possibilità di essere liberi;
ogni giorno è una battaglia in difesa della libertà, dei propri diritti, dell' indipendenza;
libertà di conoscere e questa ben la rappresenta il primo scenziato moderno: Galileo Galileo il quale, rivolgendo il suo cannocchiale al cielo, rivoluzionò tutte quelle che erano state le certezze della visione del cosmo affermando la validità della concezione copernicana sulla tolemaica nel dialogo tra i Massimi Sistemi che il tribunale dell' inquisizione mise all' Indice.
Libertà
è tra i vocaboli centrali del mondo dantesco pervaso dall' ideale della libertà dalle prime opere fino alla COMMEDIA dove continuamente presente è la tensione dell' anima verso la purificazione degli affetti sostenuta dalla ragione e illuminata dalla grazia "libertà va cercando,ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta" le parole dette da Virgilio a Catone ricordato quale severissimo difensore
verae libertatis .
Indicando l'origine e il fine della ricerca intrapresa da Dante al termine della quale opporrà in netta antitesi servitu' a libertà, quasi ad esprimere l'arco di svolgimenyto del viaggio oltremondano:
"tu m'hai di servo tratto a libertate" Paradiso XXXI 85 il termine ricorre spesso nell' opera dantesca fuorchè nell'Inferno la cantica della soggezione al peccato Beatrice rivelerà l'origine divina della libertà infusa dal creatore come dono in tutte e sole le creature intelligenti;
nelle vita morale l'uomo è veramente libero quando il suo comportamento è orientato dalla volontà guidata dalla retta ragione cosi nella vita sociale la massima libertà coinsiste nella libera ubbidienza alle giuste leggi concetto che Dante sostiene nella Monarchia nella drammatica sesta epistola,
Paul Eluard nella poesia-canzone
Libertà scrive:
Sui miei quaderni di scolaro.
Sui miei banchi e sugli alberi.
Sulla sabbia e sulla neve
io scrivo il tuo nome...
...
E per la forza di una parola
io ricomoncio la mia vita.
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Il padre medico "carbonaro" educo il figlio Giosuè Carducci all'ideale della libertà e della giustizia tanto che, un volta divenuto padre, Giosuè chiamò Libertà una figlia ,quella che da tutti sarà conosciuta come la Titti. In occasione del primo centenario della nascita del tricolore, il 7 gennaio 1897 Carducci tenne un discorso:
Sii benedetta! Benedetta nell'immacolata origine, benedetta nella via di prove e di sventure...benedetta nella battaglia e nella vittoria ora e sempre nei secoli! Non rampare di aquile e leoni,non sormontare di belve rapaci,nel santo vessillo,ma i colori della nostra primavera e del nostro paese,dal Cenisio all'Etna le nevi delle Alpi,l'aprile delle valli,le fiamme dei vulcani.E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili con le ispirazioni e gli effetti delle virtu' onde la patria sta si' augusta:il bianco la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi;il verde la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella giventu' de' poeti;il rosso la passione e il sangue dei martiri e degli eroi. E subito il popolo cantò alla bandiera ch'ella era la piu' bella di tutte e che voleva lei e con lei la libertà .
Dal mio primo volume di poesie pubblicato
A tutti coloro...io dedico.
Libertà.
Libertà scritta sui muri
verità cercata nei libri
morte,fatta con le tue
stesse mani.
dalla XI antologia poetica Coenobium a cura di Armando Alessndra:
VOLANO VOLAN VOLERAN
Volano Volan voleran
piu' in alto ali libere alla ricerca del grande cielo
e tu non ti sentir solo,ma ascolta
ascolta una nota che nasce dal cuore.
Quante ore sono passate?Troppe senza amore.
Vogano vogan vogheranno
piu' forte remi alla ricerca dl grande oceano
e tu non ti sentir triste,ma ascolta
ascolta una nota che viene del cuore.
Quante ore son passate? Troppe senza essere veri.
Brillano brillan brilleranno
piu' splendenti stelle alla ricerca della grande luce
e tu getta via la maschera,ascolta
ascolta una nota che nasce dal cuore.
Quante ore son passate? Troppe senza sorridere.
Aprono,apron apriranno
piu' liberi pensieri alla ricerca della libertà
e tu getta via la rabbia,ascolta
ascolta una nota che nasce dal cuore.
Quante ore son passate? Tropppe senza essere liberii.
Nascono nascon nasceranno
fiori piu' fiori alla ricerca della speranza
e tu getta via la solitudune,ascolta
ascolta una musica che nasce dal cuore.
Quante ore son passate? Troppe senza regalarti un sogno.
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