Il mare, la voce azzurra che si tinge di spuma bianca, che s'increspa ora piu' lievemente ora piu' burrascosamente, il mare, nessuno sa i suoi segreti fin nel pofondo,nessuno li ha visti per raccontarli, il mare oggi piu' mosSo del solito fa rumoreggiare le sue acque sulla spiaggia di Ronchi.
Le acque non limpide trasportano, nel moto costante di andare-venire-venire-andare la sabbia che appena si adagia per essere subito rimossa da quell' onde sempre in movimento.
Nessuno sa come fermarle,nessunopuo' mai,nemmeno per un attimo fermarle.
quell' uomo che si diverte a giocare con un pallone rosa di plastica non è piu' u bimbo è un adulto li' sul bagnasciuga; a me piace guardare il mare è uno pettacolo poterlo avere di fronte!
I miei piedi rimangono coperti di sabbia, affondo, non mi piace no far niente,non muovermi, che coa vogl di piu'?
Sono tra azzurri, in alto il cielo azzurro, di fronte l'azzurro del mare, dietro il colore azzurro degli ombrelloni del lido della finanza,sotto i miei piedi la sabbia.
Non c'è molta gented,il doottor curcio, seduto sulla sdraio sotto l'ombrelone in silenzio, personaggi che si muovono seguendo un pallone rosa acceso, io continuo a guardar ilmare chissà? Vorrei essere lontano proprio in alto mare dove le cose ,il senso delle cose è un alrto chissà quale?
Il ottor Curcio ci richiama per lìorario, dobiamo prender l'autobus ed andare al piccolo Palace , l'hotel dove li risiede e in cui srmo suoi ospiti
Papardelle al pesto, seppie in sals da leccarsi le dita,piselli verdi, formaggio, torta di riso ed uva bela a chicchi grandi.
Un pranzo da grandi ocasioni e sul tavol tre rose: una rosso fuoco una piu' chiara ed una pallida; la signora maria che gestisce la pensione si ntrattiene con noi è dinamica, molto, molto simpatica Il dottoer curcio ci accompagna a fare il giro dl giardino, grandi alberi di banane, arbusti, fiorellini, po per la pineta, purtroppo lasciata un po' andare. DALLA STRADA PER LA STAZIONE, LE MONTAGNE DI MARMO, LE UNICHE IN Europa, bianche bellissime, le pendici delle altre coperte dal verde le casine tante sparse una, due, tre, dieci..., mi ritonano in mente le tre roselline su tavolo, il pallone rosa della spiaggia, lacortesia di tutti al hotel Piccolo Palace e la gentilezza del dottor CURCIO.
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