giovedì 8 giugno 2023
tra il 1341 e il 1345
La Tebaide ovvero uno dei
viaggi nel tempo più staordinari che possiate vivere indietro indietro nel tempo fino ai primi anni quaranta del Trecento, in particolare tra il 1341 e il 1345, prima della grande peste del 1348.
Il ciclo della Tebaide conservato in uno degli ambienti di pertinenza della Società di Esecutori di Pie Disposizioni è stato ritrovato casualmente tra il 1999 e il 2000 durante i lavori di ristrutturazione funzionale e di restauro dello Spedale per destinarlo a centro museale su progetto dell’arch. Guido Canali. Il ritrovamento rappresenta una delle più importanti scoperte dell’ultimo ventennio dello straordinario patrimonio artistico senese custodito nel grande complesso monumentale dell’antico Spedale. Nel primo studio su questo ciclo figurativo (2001) lo storico dell’arte Alessandro Bagnoli ritenne prudentemente di presentare i dipinti come opere di un anonimo ‘Maestro della Tebaide’, pittore che aveva fatto tesoro dell’insegnamento di Ambrogio e Pietro Lorenzetti e poteva corrispondere all’attività del giovane Lippo Vanni o a quella di Niccolò di ser Sozzo e pure a quella del cosiddetto Secondo Maestro di Sant’Eugenio. Successivamente (2009) lo stesso studioso ha attribuito i dipinti murali a Lippo Vanni, pittore che è noto a partire dal 1341 come miniatore per lo Spedale e per i libri di coro dell’Opera del Duomo e della collegiata di San Gimignano.
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