RECENSIONE a cura di ANNA VITTORINI
CHE FAVOLA !
E’ il titolo veramente appropriato che la scrittrice Carmelina Rotundo ha dato alla sua pubblicazione di quasi cento pagine che si legge volentieri perché in essa prose e poesie
scorrono fresche , spontanee ,deliziose …
A motivarle è stata la nascita della prima figlia ,Sara..
Un esperienza straordinaria che colpisce Carmelina e il lettore. conducendolo dallo
inizio alla fine in un mondo meraviglioso ,fitto di immense emozioni.
Emozioni che l’ autrice via via prova e registra affinché un giorno la figlia ,divenuta
grande, possa ricordare e rivivere accanto alla propria madre.
Nell’opera emergono riflessioni sulla vita, su vari aspetti di essa e siccome l’essere
umano ne rimanga artefice e vittima
LA VITA E’ UNA MATTONATA
IN TESTA E
UNA GONDOLA A VENEZIA
E’ questo il concetto di Carmelina affascinata dal mistero della vita
Per questo cerca in mille modi di aiutare sua figlia a viverla nel migliore dei modi.: Ogni
attimo è diverso e fuggitivo,
Affiorano ricordi avvenuti a Badia a Settimo
il venditore di radioline portafortuna. il tintinnabulo regalato a Sara
per scoprirne la gioia attraverso i suoi meravigliosi occhi
Bruna Nardi De Concilio inventa la bambola saggia che ha la gonna suddivisa in otto petali sotto cui trascrive una massima …che l’antico veliero va a cercare una favola moderna che la pittrice Patrizia della Valle illustra in maniera originale
( secondo la tecnica rinascimentale.su tavola )
Carmelina è dunque una mamma che si reinventa ogni volta per sor-
prendere e rendere felice sua figlia con le sue magie.
Molto intensa e significativa la dedica al Maestro della Mamma e il desiderio che
Sara possa provare anche lei i sentimenti di tenerezza, avvertiti durante il primo incontro con padre Innocenzo Colosio nel salone della Biblioteca intitolata ad Arri-
go Levasti .Padre Innocenzo Colosio fondatore e direttore delle Biblioteche Arri-
go Levasti e Giacomo Devoto diventa infatti il maestro ideale per la sua anima,stra- ordinaria , sensibile
In questi luoghi ricchi di libri d’arte ,Carmelina trova infatti bevanda pregiata per soddisfare la sua inesauribile sete di sapere tanto che lascia a sua figlia una volontà da rispettare assolutamente da grande, Sara dovrà un giorno sedersi anche lei nella Biblioteca Giacomo Devoto a San Domenico e respirare l’ aria di quel meraviglio-so giardino dove tutto è bello.
Tra i ricordi ci sono anche i vari doni fatti da padre Colosio, alla piccola Sara in
diversi momenti Il libro dei sinonimi e dei contrari il volume AMARE di padre Davide Maria Turoldo
Il messaggio è chiaro : ricordarsi che l’Amore è la più grande forza dell’Essere Umano dopo la Fede e la Speranza.
E l’augurio che la scrittrice fa a sua figlia è .che lei possa scoprire attraverso doti
essenziali,quali la sincerità,,l’intelligenza,la bontà e la capacità di sapersi donare
CHE FAVOLA è dunque un dono che Carmelina dà a sua figlia perché ciascuno possa dare il meglio di sé, amando l’Umanità intera e le cose
Anna Vittorini
CHE FAVOLA !
libro stampato nell’Aprile 1991
da Cultura Nuova Editrice s.r.l.
di Gianni Giovannoni.
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